C’è una sentinella digitale per individuare alcuni tipi di tumore. L’Intelligenza artificiale infatti può essere un’alleata di medici e pazienti, riuscendo a fornire una diagnosi corretta e accurata in tempi rapidi.
La scorsa estate la Food and Drug Administration ha autorizzato un software in grado di individuare il cancro alla prostata nelle scansioni alla risonanza magnetica. Si tratta di ProstatID, software sviluppato dalla piccola compagnia statunitense Bot Image per la post-elaborazione delle scansioni alla risonanza magnetica che utilizza la tecnologia del cloud computing, l’integrazione della workstation medica e l’interpretazione delle immagini tramite AI per elaborare la diagnosi di cancro alla prostata.
Funziona grazie a una serie di algoritmi di apprendimento automatico, addestrati all’analisi di migliaia di set di immagini MRI, interpretazioni radiologiche, biopsie e risultati di laboratorio di patologia. Attraverso l’algoritmo, il software è in grado di produrre un mappa colorata del tessuto normale. All’interno di questa, vengono evidenziate eventuali anormalità: il programma assegna un punteggio di probabilità a ciascuna lesione.
Grazie alla sua tecnologia, ProstatID consente di superare i limiti della visualizzazione umana e facilita lo screening del tumore a basso costo, rendendo possibile in maniera più rapida la misurazione della ghiandola prostatica e la rilevazione di eventuali lesioni sospette cancerose. Il medico riesce ad avere maggiore accuratezza per la diagnostica di precisione e il targeting del cancro per gli esami di follow-up. Maggiori informazioni sono reperibili in questo articolo sul portale Tech2Doc.
Ma quello alla prostata non è l’unico tipo di tumore per cui si stanno sperimentando nuove soluzioni diagnostiche grazie all’Intelligenza artificiale. Nel laboratori di ricerca del MIT di Boston è stato sviluppato un modello – chiamato Mirai – capace di predire con un elevato grado di certezza la diagnosi di cancro al seno.
All’algoritmo alla base di Mirai sono state sottoposte oltre 200.000 mammografie. Il software apprende così i fattori che solitamente indicano la presenza di un tumore: ad esempio la densità dei tessuti, la presenza di macchie.
Sull’onda del successo delle ricerche scientifiche, anche grandi aziende hanno avviato la sperimentazione e l’uso di tecnologie basate sull’AI per la diagnosi del tumore al seno. Per il futuro di questa tecnologia, però, come sottolinea questo approfondimento, i dati dei pazienti sono un aspetto fondamentale: non sono sufficienti le mammografie, è necessario che ci siano ulteriori informazioni fornite da esperti nell’analisi delle immagini.
Qualche mese fa su Tech2Doc sono stati pubblicati i dati dell’ultimo Future Health Index, da cui è emerso che oltre sei italiani su dieci hanno fiducia nell’analisi predittiva, per migliorare le prestazioni sanitarie, il valore delle cure e ridurne i costi. Il 67% di direttori di ospedali, di centri medici privati, poliambulatori e centri di medicina d’urgenza ha indicato l’Intelligenza artificiale come il focus principali degli investimenti attuali del proprio centro medico, ospedale o ambulatorio. L’85% ha dichiarato che investirà prevalentemente in questa direzione nei prossimi 3 anni.
Sul portale è presente un’intera sezione dedicata all’Intelligenza artificiale, con articoli, approfondimenti e video.
Claudia Torrisi