Per colmare il fabbisogno di personale sanitario negli ospedali, la Calabria prosegue sulla strada dei “medici d’importazione”. Ma apre anche ai camici in formazione, inaugurando un modello che è possibile replicare nelle altre regioni.
Mentre si attende l’arrivo dei primi 50 medici da Cuba, infatti, dalla Regione assicurano di essere al lavoro per dare seguito agli esiti della recente manifestazione di interesse rivolta agli specializzandi dal terzo anno in poi. Una sorta di indagine di mercato, che ha incassato la disponibilità di 371 medici in formazione. Adesso dalla presidenza della Regione spiegano che i concorsi saranno pronti in due mesi e andrà avanti il dialogo con il nuovo Governo, per offrire uno stipendio maggiorato ai medici che vanno a lavorare in Calabria.
POSTO FISSO A FINE SPECIALIZZAZIONE
L’apertura della Regione ai medici in formazione è scaturita dopo un incontro tra il governatore Roberto Occhiuto e una delegazione di Anaao giovani, che adesso parla già di “modello Calabria”, da estendere in altri territori nazionali. Come ad esempio la Sicilia, dove da settimane si parla dell’iniziativa dell’Asp di Siracusa per formare medici dalla Tanzania nei presidi ospedalieri del territorio, tutti a corto di personale.
Ma tornando dall’altra parte dello Stretto, l’amministrazione guidata da Occhiuto ha in animo di avvalersi del “Dl Calabria”, che permette fino alla fine 2023, a tutte le regioni, di assumere medici in formazione a tempo determinato. Si tratta di rapporti di lavoro che hanno conversione automatica a tempo indeterminato al conseguimento del titolo di specializzazione.
Ovviamente, da quanto emerso, i bandi in Calabria saranno aperti anche ai medici già specializzati. A loro verrà riservata la prima graduatoria dalla quale sarà assunto il personale. Agli specializzandi verrà, invece, riservata una graduatoria subordinata e separata, alla quale si farà ricorso una volta esaurita la disponibilità di medici specializzati. Ma per i medici in formazione si dovrebbe trattare di una strada non troppo trafficata, vista la carenza di medici stimata in Calabria.
BANDI “CUCITI” ANCHE SULLA DISPONIBILITÀ
“Alla manifestazione di interesse – spiega al Giornale della Previdenza il portavoce del governatore della Calabria, Roberto Occhiuto – seguiranno i concorsi per esami e per titoli. Serviranno un paio di mesi per approntarli e poi i tempi tecnici per espletarli. Costruiremo i bandi sia in base alle esigenze di personale della sanità regionale che in relazione alla risposta che abbiamo avuto alla manifestazione di interesse. Quindi le offerte di lavoro dei bandi ricalcheranno tanto i settori di specializzazione dei medici che si sono dichiarati disponibili, quanto le strutture per le quali è stata data disponibilità. Questo nella speranza che l’interesse manifestato si tramuti poi in effettiva volontà di venire a lavorare da noi in Calabria”.
Resta in piedi, invece, l’accordo con Cuba per assumere a tempo determinato fino a 500 medici. E dalla Regione confermano che “i primi 50 arriveranno nelle prossime settimane e altrettanti più avanti”.
“La Calabria – dice ancora il portavoce del presidente Occhiuto – ha fame di medici dopo 12 anni di commissariamento. Il nostro fabbisogno è di 2.500 medici e nei prossimi tre anni abbiamo in previsione di pubblicare bandi per assumere 3.600 tra medici e infermieri. Purtroppo sono tanti i concorsi che abbiamo bandito e sono andati deserti. Per questo siamo stati costretti a guardare verso Cuba per avere medici a prezzo congruo, per tenere aperti tutti gli ospedali e reparti. Ma Cuba resta un bacino ‘d’emergenza’, dal quale attingeremo a seconda delle necessità”.
“Stavamo già trattando col Governo, e riprenderemo il dialogo con il nuovo ministro dell’Economia, – conclude il portavoce del governatore – per poter pagare un po’ di più i medici che vengono in Calabria a lavorare. Lo stesso accade per magistrati e componenti delle forze dell’ordine, perché la nostra regione deve essere considerata zona disagiata anche in relazione alle difficoltà che purtroppo abbiamo nella sanità”.
Antioco Fois