Per tamponare le carenze di organico è giusto e sensato che le aziende sanitarie siano messe nelle condizioni di ingaggiare medici abilitati e specializzandi con contratti libero-professionali. È questo il parere dell’Enpam, l’ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri italiani, in riferimento a una proposta formulata da Giovanni Migliore, presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso).
“Permettere per un periodo temporaneo di due-tre anni di chiamare rinforzi con incarichi libero-professionali aiuterebbe in effetti a ridurre le liste d’attesa, sfruttando risorse che forse l’Italia non sa di avere – commenta il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti –. Mentre negli ospedali e nelle aziende sanitarie c’è crisi di personale, abbiamo a disposizione un bacino di laureati con almeno 6 anni di dura preparazione sulle spalle che attendono solo di prendersi cura della salute dei cittadini e di essere così anche valorizzati professionalmente”.
La proposta Fiaso, sottolinea inoltre l’Enpam, rafforzerebbe il sistema pensionistico della categoria poiché i contributi andrebbero al fondo di previdenza generale gestito dall’ente.