L’Enpam aumenta ancora di più il proprio sostegno ai figli dei camici bianchi. Dopo il varo di diverse centinaia di borse di studio, è atteso per i prossimi giorni la pubblicazione del bando 2022 per la genitorialità.
Il documento contiene le nuove misure approvate nei giorni scorsi dal consiglio di amministrazione dell’ente, che ha innalzato da 1.500 a 2mila euro il bonus bebè in favore delle mamme in camice. Una cifra che raddoppia per le madri che esercitano la libera professione.
SOSTEGNO PER ACCOGLIERE IL BEBÈ
Le misure del nuovo bando della Fondazione sono pensate per sostenere le madri iscritte all’Enpam per le spese dei primi 12 mesi dei bambini e delle bambine arrivati nel corso del 2021 o che arriveranno entro la data di scadenza del bando.
Per i nati nel 2022, per i quali non si farà in tempo a fare domanda, si potrà invece fare riferimento al bando 2023.
ASSEGNO PIÙ ALTO, CHE RADDOPPIA
Come accennato, il bonus bebè aumenta da 1.500 a 2mila euro, viene dato in base alla situazione economica del nucleo familiare e si somma all’assegno di maternità.
Nel particolare, le dottoresse iscritte alla Quota A possono richiedere i 2mila euro, mentre quante versano all’Enpam anche la Quota B hanno diritto a un sussidio aggiuntivo di altri 2mila euro. In sostanza, per le neo mamme libere professioniste il bonus bebè quest’anno arriverà a 4mila euro.
TUTELE IN AUMENTO
Sotto l’ombrello dell’Enpam le tutele per i figli dei medici e degli odontoiatri sono in costante crescita. Nei giorni scorsi, il Cda della Fondazione ha espresso parere favorevole all’intento di ampliare il sostegno alla genitorialità, con l’obiettivo di attribuire il bonus bebè anche ai papà in camice.
La misura è già in cantiere in casa Enpam, ma è da escludere che possa essere applicata quest’anno. Infatti, al di là dell’impegno della Fondazione, il futuro varo di un bonus da assegnare anche ai padri e non solo alle madri in camice dovrà passare al vaglio dei ministeri vigilanti.
Antioco Fois