Nata come meccanismo per il ricambio generazionale, l’App si scopre anche come soluzione per contrastare la carenza di medici di famiglia e pediatri di libera scelta. Le virtù dell’Anticipo della prestazione previdenziale emergono strada facendo e incontrano il favore della Fimmg, la quale auspica che la platea dell’App venga al più presto estesa anche ai corsisti di medicina generale e ai neodiplomati.
La sigla sindacale annuncia tramite la propria segretaria nazionale di Fimmg Formazione, Erika Schembri, di essere al lavoro affinché “questa possibilità venga estesa a tutti, permettendo anche ai medici iscritti al corso di formazione specifica di entrare nella professione in modo graduale, sostenibile e tutorato”.
LIMITE FORMALE
Per ora il sistema di ingresso al sistema, che permette di formare un tandem tra convenzionati prossimi alla pensione e giovani colleghi, ha un ostacolo formale. I medici in formazione, infatti, nonostante possano partecipare all’assegnazione delle carenze residue, non possono proporsi per un incarico App perché non inseriti nella graduatoria regionale.
Si tratta di vincolo che è figlio del tempo in cui l’App è stata concepita. L’Anticipo della prestazione previdenziale è stata proposta da Enpam nel 2015, quando il decreto Calabria non c’era (e che ora consente ai corsisti avere la convenzione), e solo di recente è stata resa operativa dal semaforo verde dei Ministeri vigilanti, dopo l’inserimento negli accordi convenzionali.
NON SOLO RICAMBIO GENERAZIONALE
L’App, secondo Fimmg Formazione rappresenta oggi anche uno strumento concreto per fronteggiare la carenza di nuovi medici. Ma anche per rendere più sostenibile l’ingresso nella professione da parte dei giovani colleghi che, puntualizza il sindacato in una nota, “oggi avviene in modo sempre più rapido e con un carico assistenziale importante già dal primo giorno di convenzione, ma senza la garanzia di ottenere gli incentivi per organizzarsi in rete o in gruppo con altri colleghi o per assumere collaboratori di studio e personale infermieristico”.
“L’App – commenta la segretaria nazionale di Fimmg Formazione – rappresenta un’opportunità per i giovani colleghi e colleghe che avrebbero così la possibilità di entrare nella professione affiancati e con gradualità, senza il timore di ritrovarsi improvvisamente da soli con mille assistiti e di non riuscire a organizzarsi in caso di malattia improvvisa o per il congedo di maternità”. “Penso alle tante giovani colleghe – continua Schembri – che affrontano la maternità con la paura di non trovare un sostituto o ai tanti giovani colleghi che continuano a lavorare senza riuscire ad assentarsi per il congedo di paternità”.
[/vc_column][/vc_row]