È grande quanto una cartolina, misura 10,5 x 16 centimetri. Pesa circa 260 grammi ed entra comodamente nella tasca del camice.
Scritto a quattro mani, con il contributo di sedici specialisti, il “Vademecum di Medicina Interna”, è nato come ausilio nella gestione sia delle urgenze sia di pazienti affetti da un’ampia gamma di patologie, che si osservano nell’esercizio quotidiano della professione in àmbito ospedaliero e ambulatoriale, dicono gli autori nella prefazione.
In 372 pagine, il volume(tto) contiene quelle nozioni mnemoniche essenziali che, nell’immediatezza della diagnosi nella pratica medica possono risolvere i dubbi derivanti da ricordi incerti. Dalle indicazioni cliniche basate sulla più recente letteratura scientifica, alle posologie e schemi terapeutici degli innumerevoli farmaci di più frequente prescrizione.
Numerose immagini e schemi grafici ne rendono facile la consultazione, permettendo decisioni rapide anche in scenari clinici complessi. Alla stregua di un’intelligenza artificiale tascabile, da sfogliare.
Tuttavia, nessun sussidio tecnologico potrà mai sostituire l’empatia, fondamentale nella (buona) relazione tra medico e paziente e imprescindibile per la qualità della cura.
A tal proposito, Federico Capone e Roberto Vettor ribadiscono che il valore dell’intelligenza artificiale dipende dalla capacità di coniugarla con l’esperienza umana, unendo la potenza degli algoritmi a una profonda conoscenza della clinica.
Paola Stefanucci
PER ACQUISTARE IL LIBRO:
Vademecum di medicina interna di Federico Capone e Roberto Vettor
Piccin, Padova, 2024, pp. 372, euro 24,00