LA LUNGA BATTAGLIA DELL’UOMO CONTRO VIRUS E BATTERI di Francesco M. Galassi
Com’era il mondo prima dell’avvento dei vaccini?
All’alba del Novecento l’umanità era ancora in balìa delle malattie infettive.
Malattie affatto sconfitte (con la sola eccezione del vaiolo), da sempre presenti e libere di colpire. Ma oggi prevenibili con la vaccinazione.
I nati nella prima metà del secolo scorso serbano il ricordo, e non solo, del devastante flagello della poliomielite. Eppure, ci appare una tragedia così lontana, sebbene l’ultimo caso sia stato registrato nel 1982.
Tetano, morbillo, pertosse, difterite, tubercolosi, nonché malaria, sifilide ed altri agenti patogeni sono bastati pochi decenni di vaccinazioni in Occidente per dimenticarne – sottolinea nel volume l’Autore – la potenza distruttiva (passata e presente).
Nel testo lo storico della medicina e paleopatologo, ripercorre – dai tempi delle piramidi, passando per l’Impero romano e il Medioevo, ai fatti di cronaca recenti – la storia delle malattie infettive che mietono, tuttora, vittime ovunque nel globo. Soprattutto, nei paesi poveri dove i vaccini sono indisponibili.
Non si può abbassare la guardia per la difesa della salute globale, avverte Francesco M. Galassi. E l’ultima pandemia di Covid-19 ce l’ha tragicamente ricordato. Tra successi scientifici, polemiche e falsità.
Nel racconto della interminabile lotta dell’uomo contro virus, batteri e altri microrganismi patogeni incontriamo – inaspettatamente – personaggi storici illustri che hanno ostacolato il cammino della Medicina.
Il poeta Lord Byron (1788-1824) ebbe sul vaccino contro il vaiolo un atteggiamento scettico e ambivalente.
Il pioniere della patologia cellulare Rudolf Virchow (1821-1902) osteggiò la teoria dei germi quale causa di malattia e ridicolizzò persino Ignác F. Semmelweiss (1818-1865) che aveva compreso l’importanza dell’igiene delle mani nel personale sanitario.
Sant’Arcangelo di Romagna (Rimini), 2024, pp. 186, euro 18,00