Tutto l’amore e la gratitudine di figlio per il padre Pino che non c’è più, sono espressi in queste pagine scritte da Gino Peccarisi, classe ’55, medico salentino, specializzato in Chirurgia generale.
La morte non (sempre) estingue gli affetti e i ricordi dei nostri cari.
L’Autore ci confida come ancora non sia riuscito, nonostante il tanto tempo trascorso, ad elaborare l’assenza dell’anziano genitore che con garbo accoglieva i pazienti nel suo ambulatorio e munito di sfigmomanometro misurava la pressione arteriosa a tutti gli astanti.
Nel libro ne ripercorre l’esistenza di umile e instancabile lavoratore e di padre severo, poco permissivo, amorevole senza darlo a vedere, che con caparbietà insegue il riscatto sociale nel rispetto della legalità e del prossimo per il benessere della famiglia.
Pino, nato nel 1925, rimane orfano a sette anni. Suo padre (nonno dell’Autore) muore di broncopolmonite, l’èra antibiotica era ancora lontana.
A dieci anni, nel 1935, viene assunto come tuttofare in un’abbiente famiglia leccese.
La madre a malincuore lo lascia andare, ma il compenso per i servigi resi in casa dell’avvocato Nicola Nacucchi sono un grande aiuto per la madre.
Anni dopo entra in Ferrovia. Sposa Maria nel ’49. Testimone di nozze è Nacucchi, intanto diventato senatore della Repubblica italiana. Sei anni dopo arriva il primogenito, Gino, che diventerà medico e renderà orgoglioso il padre.
Attraverso le sue – ma sono quelle di tutti noi – vicende familiari, Peccarisi ci racconta in fondo gli anni di fermento, progresso, riscossa sociale che hanno attraversato la storia italiana.
Oggi – dice l’Autore- sono i miei figli Gianandrea, Michele e Marta, i protagonisti di quel riscatto sociale tanto bramato dai nonni.
Il volume è pubblicato con il contributo e il patrocinio dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Lecce.
Paola Stefanucci
PER ACQUISTARE IL LIBRO:
“Semplicemente mio padre. Storia di un riscatto sociale” di Gino Peccarisi
Edizioni Grifo, Lecce, 2024, pp. 232, euro 18,00