di Laura Minguell Del Lungo
Quattro anni fa, nel 2020, la pandemia da Covid 19 (in)aspettata ha attraversato tutto il globo mietendo milioni di vittime, cogliendo l’umanità impreparata. Ciononostante, ci siamo rialzati. Grazie alle misure di contenimento e ai nuovi vaccini.
Se così non fosse stato? Proviamo a immaginare un mondo, sottosopra, allo sbando devastato dal contagio, tutte le attività umane ferme, i beni di prima necessità esauriti, violenza e sopraffazione ovunque?
In questo romanzo, scritto nell’anno del lockdown da Laura Minguell Del Lungo, anestesista italo-spagnola autrice di “Lucertole”, la pandemia continua.
La distanza tra le persone è legge.
Passano dieci anni. Sopravvissuti all’Era precedente, un gruppo cosmopolita di giovani si incontrano per caso accomunati dal desiderio di liberarsi dalla sofferenza, dalla paura e dall’incertezza.
Nonostante il peso delle privazioni sopportate e il retaggio degli antenati deceduti, intraprendono un viaggio alla ricerca del mistero dell’amore per tentare di costruire un futuro migliore, più rispettoso dell’essere umano e del pianeta… e superata ogni, ormai inutile, distanza imposta ritrovano la vita, fatta di interazione e contatto, calore, strette di mano, abbracci e carezze.
Napoli, 2023, pp. 302, euro 24,00