MONOCHROME di Francesco Carracchia
L’autore, chirurgo maxillo-facciale e narratore per immagini, legge, osserva il mondo e l’umanità rigorosamente in bianco e nero, tra curiosità e stupore.
Nell’introduzione ci conduce alla scoperta dei segreti della fotografia in bianco e nero e delle caratteristiche che questa arte sa regalare, suggerendo la necessità di “imparare a vedere prima di fotografare” perché “fotografare può diventare un modo per imparare a vedere”.
Il volume è diviso in capitoli tematici: il viaggio – metafora della vita – la fede e il fanatismo, il surrealismo e l’assurdo, la dolorosa esperienza del lager, la sacralità del paesaggio (banco di prova supremo per ogni fotografo), i ritratti, gli alberi, la street photography, l’architettura. E l’arte, con gli omaggi alle barche di Carrà, al sacco di juta di Burri, agli studenti di Casorati, il richiamo a Morandi con la natura morta composta da macinino e chicchere per il caffè e il “Bacio degli innamorati al tempo del Covid” di Banksy.
Oltre, naturalmente, a una sezione dedicata alle cronache della quarantena.
Ogni immagine è accompagnata da riflessioni e citazioni celebri di autori e grandi maestri della fotografia, da Ansel Adams a Sebastiao Salgado.
Oltre alla prefazione di Maurizio Iazeolla, presidente dell’ Amfi (Associazione medici fotografi italiani), il volume riporta gli interventi dell’editore Giuseppe De Nicola chirurgo, di Manlio Paolocci neuropsichiatra, Elio Cappuccio filosofo, Lidia Pizzo storica dell’arte, Pippo Pappalardo avvocato membro della Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche).
Giuseppe De Nicola Editore, Napoli, 2022, pp. 216, euro 30,00