Il medico odontoiatra e drammaturgo Giacomo D’Alia, già autore del romanzo “Neve segreta” (La Mongolfiera, 2018), dopo pazienti ricerche nelle biblioteche di Bagheria, pubblica la sua seconda opera, tra verità storiche e fantasia.
La trama è incentrata sulla saga della famiglia Drago e si dipana dal 1926 al 1943, tra Sicilia e Stati Uniti. Sullo sfondo, la decadenza delle grandi famiglie siciliane e il Ventennio, dalla guerra d’Etiopia allo sbarco degli Alleati nella Seconda guerra mondiale.
Nel romanzo sono protagonisti due fratelli, separati dall’Oceano Atlantico, che si cercano per quasi vent’anni, tra Palermo, Bagheria e New York.
Si cercano da quando il piccolo Frank, il minore dei due, tiene stretta la mano della madre Maria, per imbarcarsi al porto di New York, con destinazione Palermo. Maria non aveva badato a spese per il viaggio in Sicilia. Il commercio degli agrumi era in piena espansione e, nonostante la morte di suo marito, l’azienda di famiglia continuava ad andare a gonfie vele, guidata dal suo primogenito Totò. Ma, durante la traversata, Maria perderà la vita.
L’intensa vitalità culturale della Sicilia dell’epoca, descritta nel romanzo, è testimoniata anche dal dipinto futurista “Il nomade” (1929) di Pippo Rizzo, che campeggia in copertina.
L’autore ha frequentato la Scuola di drammaturgia diretta da Dacia Maraini. Per descrivere la vita a Villa Drago spiega di essersi ispirato agli scritti che la Maraini ha dedicato alla propria madre, Topazia Alliata, pittrice e gallerista.
Paola Stefanucci
“La spiaggia dei limoni” di Giacomo D’Alia
Palombi Editori, Roma, 2024, pp. 312, euro 20,00
Il libro in questo momento non è acquistabile.