L’ETÀ D’ORO DELLA CARDIOLOGIA. DAI TESSUTI RIGENERATI ALLE CURE CONTRO IPERTENSIONE E COLESTEROLO di Giulio Pompilio
Centovent’anni fa, nel 1896, il chirurgo tedesco Ludwig Rehn eseguì con successo il primo intervento cardiaco della storia della medicina, salvando la vita a un giovane soldato ferito al torace.
Prima di allora, il cuore – lo scrigno dei sentimenti – era considerato intoccabile. Anche dagli uomini di scienza.
Theodor Billroth, il cui nome è legato a una tecnica di chirurgia gastrica tuttora praticata, dichiarò che il medico intenzionato a violare il cuore doveva perdere il rispetto dei suoi colleghi.
Nell’arco di un secolo e mezzo, la cardiologia ha raggiunto traguardi inimmaginabili. E altri saranno raggiunti in una manciata di anni, grazie alla robotica, all’intelligenza artificiale, alla bioingegneria genetica.
Oggi il cuore si può operare senza aprire il torace, a distanza, con un braccio robotico o si può rigenerare grazie alla versatilità delle cellule staminali, dette appunto “tuttofare”.
Queste e altre “meraviglie” ce le racconta nel suo libro il cardiochirurgo Giulio Pompilio, direttore scientifico dell’Irccs Centro cardiologico Monzino di Milano, dove tra l’altro stanno sperimentando la prima T-shirt high-tech per il monitoraggio cardiorespiratorio.
La maglietta integra Holter, elettrocardiogramma e polisonnografia, senza elettrodi né cavi, grazie a micro-trasduttori posizionati nella trama della stoffa (lavabile).
I progressi, inoltre, riguardano anche le strategie per combattere condizioni diffuse come ipertensione, diabete e ipercolesterolemia: tutti fattori di rischio per il cuore ampiamente descritti nel volume dall’Autore.
I capitoli dedicati alla protezione cardiaca tra diete, movimento, terapia del buonumore – ridere fa bene al cuore – e nuovi farmaci, rappresentano un vademecum prezioso per la prevenzione e la cura dell’organo i cui battiti scandiscono la vita.
In appendice, sono indicati i test diagnostici e i controlli di routine suggeriti agli adulti a partire dai diciott’anni. La morte cardiaca giovanile è spesso scritta nel Dna. Ogni anno in Italia se ne registrano mille casi. Tutti ricordano i calciatori Piermario Morosini e Davide Astori colpiti improvvisamente da arresto cardiaco, senza alcun sintomo premonitore.
Giulio Pompilio è noto quale pioniere nella terapia genica per le malattie delle arterie periferiche nonché per la terapia cellulare e rigenerativa per la cura dell’infarto esteso e della cardiomiopatia ischemica refrattaria.
Sonzogno, Venezia, 2023, pp.160, euro 16,00