di Cristina Cassar Scalia
Ecco un nuovo caso per il vicequestore Giovanna (detta Vanina) Guarrasi, della Mobile di Catania.
È il 2 giugno. Alla centrale operativa del Corpo forestale viene segnalato un incendio che, alimentato dal vento, sta lambendo il territorio di Sant’Alfio sul versante orientale dell’Etna, dove si erge Castagno dei cento cavalli, un albero secolare inerpicato sulle pendici del vulcano. Un monumento arboreo di venti metri di circonferenza per altrettanti di altezza. Ai suoi piedi due agenti della Guardia forestale si imbattono nel cadavere di una donna nuda mutilata brutalmente.
Vanina, e la sua squadra, avviano le indagini, che si presentano subito complesse anche perché l’identità della vittima è avvolta dal mistero. Preziosa la collaborazione del commissario in pensione Biagio Patanè – il migliore quando si tratta di abbandonare le “mavaríe” (meraviglie) tecnologiche e operare alla vecchia maniera.
Appassionata cinefila, amante della buona tavola e cioccolato-dipendente, accanita fumatrice, Vanina, il personaggio creato dall’oftalmologa e autrice di best-seller siciliana Cristina Cassar Scalia, è approdata in una serie tv lo scorso marzo, catturando anche la simpatia di milioni di telespettatori.
https://www.einaudi.it/Torino, 2024, pp. 320, euro 18,50