LA PULCE DI HOOKE. INTERSEZIONI TRA MEDICINA, LETTERATURA E ARTE di Massimo Conese
L’Autore, medico e scrittore nonché docente di Patologia generale all’Università di Foggia, riflette sulla relazione tra Medicina, Letteratura e Arte, mostrando come la malattia sia stata, spesso, stimolo per la creatività.
Bios e mondo animato, rappresentazioni artistiche del corpo e delle sue patologie, nuove tecnologie biomediche e i conseguenti riflessi sulla società: tutto è agilmente assemblato e focalizzato in questo libro, limpido e avvincente.
Percorriamo secoli di storia della Medicina, dal mito alle piante medicinali, e grazie al microscopio alla scoperta dei microrganismi patogeni: un traguardo rivoluzionario per la Sanità pubblica.
Ecco perché il titolo del volume si ispira alla pulce che Robert Hooke raffigurò nella sua opera “Micrografia”.
L’itinerario prosegue, tra l’altro, attraverso i progressi dell’ingegneria cellulare e tessutale – che ha i suoi prodromi letterari nel Frankenstein di Maria Shelley – sino all’immunoterapia, alla medicina rigenerativa e al sequenziamento del genoma umano.
Addentrandosi nella lettura, incontreremo anche gli scienziati la cui lungimiranza non fu compresa e talvolta persino ridicolizzata. A torto.
Da Mendel a Semmelweis fino a Barbara McClintock, che presentò i suoi lavori nel 1951 sui “geni che saltano” – i cosiddetti trasposoni – prima ancora della scoperta della struttura del Dna.
Suscitò nella comunità scientifica diffidenza e ostilità. Quarantadue anni più tardi per quell’intuizione la ricercatrice statunitense ricevette il Nobel per la Medicina.
Stilo Editrice, Bari, 2022, pp. 260, euro 22,00