MISTERO BIZANTINO. LA VERITÀ SEPOLTA di Anselmo Madeddu
Le vicende che si dipanano in questo thriller, tra continui colpi di scena, sono ispirate a fatti storici realmente accaduti, dice l’Autore, docente di Epidemiologia e di Management sanitario all’Università di Catania, saggista appassionato di storia e letteratura al suo esordio nella narrativa.
Ecco, in sintesi, la trama.
Nel 668, il monaco Venanzio da Canterbury – sfuggito a un misterioso attentato a Bisanzio – giunge in Sicilia portando con sé un manoscritto da tenere segreto. Il suo arrivo nel monastero di San Pietro ad Bajas provoca un’agghiacciante serie di delitti inspiegabili.
A distanza di ben quattordici secoli, nel 1968, in un antico palazzo di Siracusa sottoposto a restauro spunta un inedito codice bizantino.
Il proprietario dell’edificio, il giovane Totò Salinas, mostra l’oscuro manoscritto a Don Ciccio Magrì, investigatore e archeologo.
In apparenza si tratta dell’agiografia di San Staurachios, un religioso morto assassinato dai seguaci del monotelismo.
In realtà, il codice nasconde la verità sul complotto che condusse all’assassinio dell’imperatore Costante II, che in quell’epoca aveva trasferito la capitale dell’impero da Costantinopoli a Siracusa, per contrastare l’avanzata dell’Islam…
“La verità sepolta” rappresenta il primo volume della trilogia “Mistero Bizantino” concepita da Anselmo Madeddu, presidente dell’Ordine di Medici di Siracusa.
Algra Editore, Catania, 2023, pp. 384, euro 20,00