di Donatella Di Pietrantonio
La fragilità appartiene a tutte le età. Siamo fragili sempre, da genitori e da figli.
È questo il filo conduttore della nuova storia scolpita da Donatella Di Pietrantonio nella sua amata terra d’Abruzzo.
La vicenda illumina tre generazioni: il padre di Lucia, che è l’Io narrante del romanzo, e sua figlia Amanda che si è trasferita a Milano per studiare all’Università.
Poco prima del lockdown che fermerà il mondo, Amanda torna a casa da sua madre in un borgo vicino Pescara, trascinando con sé il brutto indicibile ricordo di una rapina subita in quella grande città. Un segreto che si fa ogni giorno più grave e pesante.
Il tempo sembra riavvolgersi e dal passato di Lucia riemerge un fatto drammatico.
Sotto il Dente del Lupo, su un terreno che appartiene alla loro famiglia e adesso fa gola agli speculatori edilizi, si vedono ancora i resti di un campeggio dove trent’anni prima si consumò uno sconvolgente episodio di violenza.
Due giovani escursioniste venete sulla Maiella persero la vita, trucidate da un pastore macedone. Fu per caso che Lucia si salvò…
Donatella Di Pietrantonio, classe ’62, è dentista pediatrica dall’86 e scrittrice tradotta in 30 lingue dal 2011. Con il suo primo best-seller L’arminuta, ha vinto il Premio Campiello nel 2017 e, nel 2023, il David di Donatello con Monica Zapelli per la sceneggiatura del film omonimo.
Einaudi, Torino, 2023, pp. 192, euro 18,00