DIZIONARIO DI MEDICINA NARRATIVA. PAROLE E PRATICHE di Massimiliano Marinelli
La narrazione rappresenta un elemento imprescindibile per la relazione di cura. Sotto tutti i profili: medici, etici, antropologici, filosofici, spirituali, culturali e progettuali.
Tuttavia, la Medicina narrativa, intesa come metodologia d’intervento clinico basata su una specifica competenza comunicativa, non è così presente nella formazione dei professionisti della salute e nei luoghi deputati all’assistenza.
A fronte di questa consapevolezza – sottolinea nell’Introduzione Massimiliano Martinelli, docente di Medicina narrativa all’Università politecnica delle Marche – è nata quest’operazione editoriale senza precedenti alla quale hanno partecipato i massimi esperti della disciplina.
Il dizionario si apre con il contributo di Rita Charon, pioniera e direttrice del programma di medicina narrativa alla Columbia University da lei istituito trent’anni fa.
Medico internista e studiosa di letteratura, nel suo intervento illustra i principi e le pratiche della Medicina narrativa.
Gli Autori per ogni lemma riportano la definizione, l’etimologia, la storia, le prospettive future.
Tra le innumerevoli voci contenute nel volume ci sono naturalmente quelle che propongono il rapporto (e il ruolo complementare) della Medicina narrativa con la medicina basata sull’evidenza: ente malattia, diagnosi, prognosi…
Altre analizzano novità espressive quali “slow medicine”, “paziente esperto”, “educazione terapeutica”, “postura narrativa” e “narrazione digitale”.
E altre esaminano il termine patografia in tutte le sue declinazioni paleo-patografia, psico-patografia e fictio-patografia con irresistibili richiami letterari, storici, artistici e cinematografici per un’opera che si consulta come un dizionario, ma si legge come un libro.
Editrice Morcelliana, Brescia, 2023, pp. 516, euro 35,00