Alla fine degli anni ’50 fu il neurologo Antonio Maglio ad introdurre in Italia lo sport paralimpico. In suo onore anche quest’anno verranno distribuiti premi a laureati, laureandi e specializzandi che abbiano affrontato nelle loro tesi il tema dello sport come strumento di integrazione e inclusione sociale per le persone con disabilità.
Il premio di laurea “Antonio Maglio”, promosso dal Comitato italiano paralimpico (Cip), in attuazione del “Piano quadriennale di attività per la promozione e la diffusione della pratica sportiva delle persone con disabilità da lavoro 2022/2025”, testimonia la lungimiranza del neuropsichiatra e dirigente dell’Inail, unanimemente riconosciuto tra i pionieri delle terapie di riabilitazione delle persone con disabilità attraverso lo sport.
Antonio Maglio, l’uomo e il medico. Nato a Il Cairo nel 1912, all’età di 17 anni si trasferisce a Bari, dove si laurea alla Facoltà di medicina e chirurgia. Nel 1938 Maglio viene assunto dall’Inail e si trasferisce a Trieste fino ad essere nominato nel 1957 direttore sanitario del Centro paraplegici “Villa Marina” di Ostia, riservato agli infortunati sul lavoro provenienti da tutte le regioni italiane. In controtendenza rispetto al pensiero dell’epoca, è convinto che le persone con lesione midollare possano recuperare un ruolo civile e sociale. Sulla base di questa convinzione, consolida un nuovo metodo riabilitativo per il trattamento delle persone mielolese, introducendo i concetti di presa in carico dei pazienti, di terapia occupazionale e di reinserimento socio-lavorativo. Per Maglio la riabilitazione, per essere efficace, deve includere il recupero psicologico dei pazienti, la ricostruzione dell’autostima e della volontà di reinserirsi nella società.
Dalla sport-terapia alla prima paralimpiade della storia. Il luminare individua nello sport lo strumento determinante per raggiungere l’obiettivo del reinserimento sociale. Il Centro paraplegici di Ostia, sotto la sua direzione diventa un modello da imitare nel mondo e un avamposto in cui iniziano formarsi i primi atleti paralimpici. Nel 1960, riesce a organizzare i primi giochi paralimpici a Roma nell’ambito delle XXVII Olimpiadi, conferendo per la prima volta nella storia dignità olimpica allo sport delle persone con disabilità. All’evento romano hanno partecipato 400 atleti con disabilità di oltre 21 Paesi diversi, in rappresentanza dei cinque continenti. La squadra italiana era composta da pazienti del Centro paraplegici di Ostia, seguiti nella riabilitazione sportiva personalmente da Maglio. Nel 1984, il Comitato olimpico internazionale ha riconosciuto questo evento come la prima paralimpiade della storia.
Un premio in denaro di 10.000 euro per i vincitori. L’edizione di quest’anno del premio di laurea “Antonio Maglio” è rivolta ai laureati e specialisti dell’anno accademico 2021/2022 e tutti i laureati, laureandi, specialisti e specializzandi dell’anno accademico 2022/2023 degli Atenei italiani, pubblici e privati, che abbiano elaborato una tesi finalizzata a evidenziare gli effetti benefici dello sport quale strumento di integrazione, di inclusione sociale e di benessere psico-fisico nelle persone con disabilità. Gli autori delle tesi selezionate, rispettivamente per l’anno accademico 2021/2022 e 2022/2023, riceveranno un premio in denaro del valore di 10.000 euro ciascuno.
Le domande di partecipazione devono pervenire entro il 22 marzo 2024. C’è tempo fino alle ore 17:00 del 22 marzo 2024 per inviare le candidature, esclusivamente in formato digitale, tramite posta elettronica certificata all’indirizzo indicato nel bando di concorso. Il vincitore sarà proclamato da una Commissione paritetica formata da esponenti del Cip e dell’Inail. In occasione della premiazione, dovrà essere esposta una breve presentazione della tesi svolta.
Ulteriori requisiti di partecipazione. Possono presentare la propria candidatura i laureandi e i laureati dei corsi di laurea triennale in Scienze delle attività motorie e sportive, Scienze e tecniche psicologiche, Servizio sociale, Sociologia, Professioni sanitarie della riabilitazione, Professioni sanitarie tecniche o dei corsi di laurea magistrale in Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie, Psicologia, Scienze e tecniche delle attività motorie preventive adattate, Scienze e tecniche dello sport, Servizio sociale e politiche sociali, Sociologia e ricerca sociale, Scienze riabilitative delle professioni sanitarie, Medicina e chirurgia e corsi di laurea equipollenti. Inoltre, sono ammessi alla selezione specialisti e specializzandi dei corsi delle Scuole di specializzazione in Medicina fisica e riabilitazione e in Medicina dello sport.