Il Parlamento ha deciso: per tutto il 2025 niente fattura elettronica direttamente ai pazienti. L’ulteriore proroga al divieto di emissione di e-fattura direttamente all’utente finale è stata decisa con il voto della Camera dei deputati, che ha approvato il testo del decreto Milleproroghe già licenziato dal Senato.
NIENTE E-FATTURA AI PAZIENTI
Nei giorni scorsi, il Senato aveva approvato alcune modifiche al testo del decreto, che era stato varato lo scorso dicembre dal Governo. Il testo base approvato dal Consiglio dei ministri aveva inizialmente esteso fino al 31 marzo 2025 il divieto per medici e dentisti dall’emissione delle fatture elettroniche direttamente ai pazienti “fisici”. Il testo modificato, approvato dal Senato e poi dalla Camera, ha quindi prolungato tale periodo fino al 31 dicembre 2025.
Perciò, per tutto l’anno in corso, medici e dentisti dovranno continuare a emettere la fattura cartacea ai pazienti in carne ed ossa. E solo a loro, dal momento che le fatture emesse per altre prestazioni libero-professionali (ad esempio nei confronti di pubbliche amministrazioni, società e altri soggetti con partita Iva) devono essere in formato digitale e passare per il sistema di interscambio dell’Agenzia delle entrate.
ECM, PIÙ TEMPO PER RECUPERARE
Sono diversi gli elementi contenuti nel testo definitivo del Milleproroghe che interessano la professione medica e odontoiatrica. Uno in particolare dà ai medici e ai dentisti più tempo per conseguire tutti gli Ecm necessari a completare la formazione dei trienni precedenti.
Il decreto ha dato più tempo per conseguire tutti i crediti Ecm 2020-2022. Chi non non ha completato la formazione del triennio ha perciò tempo fino al 31 dicembre 2025 per farlo.
C’è più tempo per portare a termine anche la formazione dei trienni 2014-2016, 2017-2019 e 2020-2022. Per questi periodi sarà possibile conseguire la certificazione dell’assolvimento dell’obbligo formativo attraverso crediti compensativi, che devono essere definiti da un provvedimento della Commissione nazionale per la formazione continua.
Af
N.B. Articolo aggiornato il 21 febbraio 2025.