Tech2Doc e Google si sono confrontati sugli strumenti digitali al servizio della medicina.
Si tratta di mezzi che permettono di amplificare le capacità di medici e dentisti, ma che aprono anche il problema della custodia e della protezione dei dati personali dei pazienti.
Occasione per il confronto è stata la tavola rotonda “Salute digitale tra formazione e informazione, tra privacy e cybersecurity”, che si è tenuta all’81° congresso Fimmg a Villasimius (Cagliari).
All’evento, che ha consentito ai partecipanti di ottenere 2 crediti Ecm, sono intervenuti il direttore del dipartimento Futuro e innovazione dell’Enpam, Luca Cinquepalmi, il security practice lead di Google, Davide Annovazzi, il Ceo e co-founder della piattaforma di telemedicina DaVinci Salute, Stefano Casagrande, il vicesegretario della Fimmg, Fiorenzo Corti e i legali dello studio di Bologna Stefanelli e Stefanelli.
UNA PORTA PER LA MEDICINA DIGITALE
In primo luogo si è parlato di “Tech2Doc”, la piattaforma formativa e informativa varata da Enpam nel 2021 per offrire a medici e dentisti un punto di riferimento sulle tematiche di salute digitale e terapie digitali. Tematiche su cui ancora si sconta un “gap conoscitivo”, ha sottolineato Cinquepalmi.
I legali dello studio Stefanelli e Stefanelli hanno poi fatto il punto sull’attenzione che i medici devono porre al trattamento dei dati personali dei pazienti. Nel dettaglio, hanno illustrato le sanzioni in cui possono incorrere in caso di violazioni, indicando le responsabilità che si hanno quando si usano gli strumenti digitali nell’attività medica.
I medici, infatti, sono i primi a entrare in contatto con le informazioni sensibili del paziente e devono assicurarsi che queste non cadano nelle mani sbagliate.
L’adozione di tecnologie avanzate, come i sistemi di gestione elettronica delle cartelle cliniche, ha portato grandi vantaggi in termini di accessibilità e condivisione delle informazioni tra professionisti sanitari. Tuttavia, questo progresso impone una maggiore responsabilità nella protezione dei dati.
È quindi fondamentale garantire che i protocolli di sicurezza siano rigorosamente seguiti e che i dati siano crittografati per prevenire consultazioni non autorizzate.
LE PRESCRIZIONI DI GOOGLE
Annovazzi, il security practice lead di Google, ha poi raccomandato alla platea, composta da medici di medicina generale, di porre attenzione agli strumenti utilizzati.
In particolare, ha suggerito l’uso di strumenti digitali approvati per l’attività medica, che sono realizzati nel rispetto degli standard di sicurezza, e ha suggerito alcune misure di “igiene digitale”.
Una su tutte, basilare, quella di non cliccare sui link contenuti nelle mail e gestire in maniera oculata le password per difendersi al meglio dagli attacchi informatici.
“Questi dati, essenziali per la diagnosi e il trattamento, devono essere gestiti con la massima riservatezza. La collaborazione con Google Cloud è una testimonianza dell’impegno di DaVinci Salute nel garantire che le informazioni restino accessibili solo a coloro che ne hanno bisogno”, ha detto Stefano Casagrande, Ceo e co-founder di DaVinci Salute, piattaforma specializzata nella digitalizzazione della medicina territoriale.
“Il tema della privacy negli ultimi anni ha avuto un approfondimento importante”, ha detto Corti, che ha rimarcato l’importanza di discutere il tema “della sicurezza per il medico sia quando usa i dati dei pazienti attraverso piattaforme generaliste sia quando è vittima di attacchi informatici”.
“Un rischio – ha continuato il vicesegretario della Fimmg – diventato sempre più concreto con la diffusione dell’Intelligenza artificiale, utilizzata dai pirati informatici per mettere in atto le attività illecite”.