Il consiglio di amministrazione dell’Enpam sta valutando di rivedere il contributo aggiuntivo del 4% che da quest’anno, in risposta alle sollecitazioni dei ministeri vigilanti e della Corte dei conti, è stato introdotto per il riequilibrio della gestione degli specialisti esterni.
Il contributo viene trattenuto ai medici e degli odontoiatri liberi professionisti che prestano la loro opera per strutture private accreditate con il Servizio sanitario nazionale, in base al fatturato che contribuiscono a generare nei confronti del Ssn.
Il nuovo contributo, che rende più adeguate le pensioni dei professionisti e riporta in positivo la gestione previdenziale Enpam degli Specialisti esterni, è stato approvato dai ministeri dell’Economia e delle finanze e del Lavoro lo scorso febbraio. Tuttavia l’impatto in corso d’anno ha generato difficoltà applicative.
Per questo il consiglio di amministrazione dell’ente sta studiando tutte le misure per alleggerire il peso sui medici e sui dentisti, da adottare in tempo per la scadenza del 31 marzo 2024. Infatti, anche se il contributo si riferisce all’anno in corso, le strutture accreditate con il Ssn devono dichiararlo e versarlo all’Enpam solo alla fine del primo trimestre dell’anno successivo.