Entro il 20 dicembre le strutture accreditate dovranno versare il contributo aggiuntivo del 4 per cento a beneficio dei medici iscritti alla gestione
Le strutture accreditate con il Servizio sanitario nazionale che per erogare le prestazioni in convenzione si avvalgono di medici (non dipendenti) con incarichi di specialisti esterni, hanno tempo fino al 20 dicembre per versare loro i contributi previdenziali per il 2023.
Sul sito Enpam.it, nell’area riservata a loro dedicata, le strutture accreditate con il Servizio sanitario nazionale possono ora verificare la scelta esercitata dai medici e procedere al pagamento – attraverso il bollettino di PagoPa a loro disposizione – del contributo integrativo del 4 per cento o, per i medici che lo hanno preferito, del 4 per cento “con tetto”.
CONTRIBUTO INTEGRATIVO CON TETTO O SENZA
Da quest’anno, al 2 per cento già versato a beneficio del medico, per le strutture si è aggiunto l’obbligo di pagamento di un contributo aggiuntivo che, eccezion fatta per i professionisti che hanno richiesto l’applicazione del tetto, è pari al 4 per cento, in pratica il doppio di quanto già figura nell’estratto conto previdenziale.
Il contributo aggiuntivo, introdotto l’anno scorso dall’Enpam per garantire l’equilibrio della gestione e migliorare l’adeguatezza delle future pensioni, viene calcolato sulla parte di fatturato della struttura ascrivibile all’attività del professionista.
A tutti i medici liberi professionisti che lavorano in qualità di specialisti esterni, è stata data la possibilità, entro il 20 novembre, di richiedere l’applicazione di un tetto al contributo del 4 per cento.
Il tetto, che è facoltativo, è stato introdotto per garantire che la contribuzione non possa mai superare un decimo (10 per cento) del proprio compenso (5 per cento nel caso dei pensionati), invece che essere ancorata al fatturato della struttura verso il Ssn.
La richiesta di tetto è individuale, da farsi entrando nella propria area riservata, oppure incaricando la persona a cui si è data delega (es: commercialista, consulente del lavoro, altra persona di fiducia).
m.fan.