A seconda del tipo di attività professionale svolta si pagano contributi previdenziali diversi.
All’interno di Enpam c’è chi ha aliquote paragonabili a quelle dei dipendenti (come gli specialisti ambulatoriali, che accantonano per la pensione il 32,65 per cento) e chi versa una contribuzione minima (come chi fa intramoenia che può limitarsi a un 2 per cento).
In mezzo ci sono i liberi professionisti, che si fermano al 19,5 per cento, con possibilità di scendere al 9,75 per cento se hanno altre forme di previdenza obbligatoria o se sono pensionati (che, per inciso, se non fossero iscritti all’Enpam dovrebbero pagare il 24 per cento all’Inps).
In alcuni casi però, è possibile decidere di versare un contributo aggiuntivo per aumentare la pensione futura.
CHI INVESTE SULLA PENSIONE
Ad avere questa possibilità sono gli iscritti alla gestione della medicina generale (medici di famiglia, di continuità assistenziale e pediatri di libera scelta), che attualmente sono tenuti a pagare un minimo del 25 per cento (24 per cento per i pediatri) ma che, in aggiunta, possono anche attivare la cosiddetta Aliquota modulare.
Con Aliquota modulare ci si riferisce ad un contributo addizionale, da scegliersi in una percentuale compresa tra l’1 e il 5 per cento.
Interessante notare che chi ha scelto l’Aliquota modulare, quasi sempre si è orientato sulla parte alta della forchetta, tanto che il contributo medio aggiuntivo nel 2022 si è attestato sul 4,11 per cento.
In totale sono quasi 6mila gli iscritti alla gestione della medicina generale che hanno aderito a questa forma d’incremento pensionistico.
Per la maggioranza si tratta di medici di famiglia (4.520), mentre sono sostanzialmente pari gli addetti alla continuità assistenziale e i pediatri di libera scelta (738 e 718).
DIMINUZIONE DELLE TASSE
Per attivare l’aliquota modulare è necessario fare richiesta alla propria Asl entro il 31 gennaio. I moduli per la richiesta sono disponibili nella sezione “Come fare per” del sito Enpam.it
Al pari degli altro contributi previdenziali Enpam, anche quelli aggiuntivi da aliquota modulare sono interamente deducibili e riducono, quindi, l’ammontare delle tasse da pagare al fisco.
Infine, la possibilità di richiedere un’aliquota modulare, oltre che per i medici di medicina generale, è consentita anche agli specialisti esterni accreditati ad personam.