Sono circa il 96 per cento del totale degli iscritti all’Enpam i medici e i dentisti che alla fine dello scorso anno erano coperti dalla polizza long term care contro la perdita dell’autosufficienza.
Il dato numerico, cristallizzato nell’ultimo bilancio consuntivo dell’ente, racconta che, a otto anni di distanza dall’attivazione della copertura, i camici bianchi che possono contare su una rendita mensile di almeno 1.200 euro esentasse sono oggi oltre 465mila, cioè circa 90mila in più rispetto al 2016.
Detto altrimenti, oggi gli iscritti che non hanno la copertura Ltc sono scesi a poco più di 20mila, dai 54mila che erano all’inizio. Una riduzione degli ‘scoperti’ del 62 per cento.
A partire da quando è stata attivata la copertura, il premio è da sempre sostenuto interamente dalla Fondazione.
Nell’ultimo anno la copertura Ltc è costata all’Enpam il 28 per cento del budget che l’ente ha destinato all’assistenza, circa 21milioni e mezzo di euro, a cui si aggiungono gli oltre 3 milioni di euro che l’ente spende per le prestazioni assistenziali aggiuntive per i liberi professionisti.
Ricordiamo che l’Enpam ha un vincolo di spesa regolamentare che limita il budget per le prestazioni assistenziali a un massimo del 5 per cento sul totale della spesa previdenziale.
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