Le pensioni Enpam crescono ogni anno a partire da gennaio. Ma per vedere materialmente l’aumento accreditato sul conto, i pensionati devono aspettare i tempi tecnici.
E’ questa la risposta alle domande che alcuni pensionati si sono fatti controllando il proprio conto in banca ai primi dell’anno. Le aspettative saranno soddisfatte nei prossimi mesi, quando verranno accreditati – con tanto di arretrati – sia gli importi che adeguano il mensile al costo della vita, sia la pensione supplementare per quanto riguarda i pensionati che continuano a lavorare e versare la Quota B.
OGNI ANNO LA PENSIONE SUPPLEMENTARE
Partiamo dai medici e odontoiatri pensionati che continuano a lavorare come liberi professionisti e quindi versano la Quota B. I contributi versati fruttano anno per anno una maggiorazione, una pensione supplementare appunto, che scatta dal 1° gennaio successivo all’anno in cui si pagano i contributi.
In termini reali, come accennato, è necessario qualche mese affinché l’aumento venga calcolato e accreditato, ma nel momento in cui accadrà l’Enpam verserà anche gli arretrati a partire da gennaio.
Il supplemento viene pagato d’ufficio, senza dover fare alcuna domanda, e – se si continua a lavorare e a versare la Quota B – il meccanismo si ripete automaticamente ogni anno per valorizzare i nuovi contributi mano a mano che arrivano.
ADEGUAMENTO AL COSTO DELLA VITA
Ogni anno le pensioni Enpam aumentano anche grazie all’adeguamento all’inflazione, sulla base dell’indice calcolato dall’Istat.
Le pensioni erogate dalla Fondazione, infatti, vengono rivalutate ogni anno, a differenza di quanto accade nel sistema pubblico, che – per effetto di leggi – si è distinto per blocchi, sospensioni e tagli. Per controllare quanto ciascuno prende di rivalutazione è possibile guardare nel proprio cedolino la voce “Integrazione Istat”.
Per dare un’idea di come funziona l’adeguato annuale, l’Enpam rivaluta le pensioni al 75 per cento dell’indice dell’inflazione fino al limite di 4 volte il trattamento minimo Inps e del 50 per cento dell’indice per l’eventuale parte del mensile che supera questo limite.
Anche in questo caso la rivalutazione decorre dal 1° gennaio di ogni anno e viene pagata in primavera con gli arretrati dei mesi precedenti. L’attesa dipende anche dal fatto che, pur essendo un calcolo automatico, da qualche anno i ministeri vigilanti subordinano il pagamento alla loro approvazione.
Antioco Fois