Esistono dei dispositivi piccoli, leggeri e portatili in grado di fare elettrocardiogrammi in casa, con una precisione di certo non uguale a quella che si può ottenere in ambulatorio, ma sufficiente.
Alcuni congegni permettono la gestione del diabete, catalogando e trasmettendo informazioni in tempo reale. Altri sono utilizzabili per visite di tipo pediatrico: si “autoguidano” nelle mani di un genitore dirigendo il posizionamento, in modo che il medico a distanza possa fare il suo esame obiettivo.
Basta questa piccola carrellata per capire come il futuro della sanità digitale sia già qui.
Lo racconta Roberto Ascione, Ceo di Healthware Group, che in uno dei video caricati su Tech2Doc – la piattaforma formativa di Fondazione Enpam costruita insieme ai maggiori esperti di innovazione e Digital Health – traccia un quadro dei possibili sviluppi dalla sanità digitale.
VERSO LA CURA CONTACTLESS
Complice la pandemia di Covid-19, le restrizioni e gli investimenti canalizzati in start-up innovative, le applicazioni tecnologiche della medicina hanno fatto un salto di anni in pochi mesi.
Una velocità di trasformazione che persiste, e che fa pensare al 2022 come un anno chiave per lo switch-off digitale del nostro Sistema Sanitario.
Il modello di cura si avvia ad essere sempre più contactless, ossia senza bisogno di contatto fisico diretto, ma allo stesso tempo incentrato sul paziente.
Le tecnologie assistenziali si avvarranno di sensori anche di uso comune (come la fotocamera dello smartphone) integrati con l’intelligenza artificiale e capaci, per esempio, di rilevare la temperatura corporea senza necessità di contatto con la pelle.
Di pari passo si evolvono i cosiddetti “compagni digitali” dei farmaci: app che sono integrate con una terapia e consentono di gestirla al meglio, ottimizzandola o registrando automaticamente la somministrazione e la dose del farmaco.
Il progresso riguarda anche le vere e proprie terapie digitali: recentemente uno studio controllato ha mostrato l’efficacia sul dolore lombare di una terapia digitale in grado di suggerire esercizi posturali adeguati e personalizzati, consentendo un miglioramento della vita rilevante per i pazienti. In questo articolo si trovano ulteriori informazioni sulle possibilità della digitalizzazione nel 2022.
TRE PILASTRI DELLA RIVOLUZIONE
La trasformazione del Sistema sanitario sarà possibile a patto che si lavori fin da subito per attuare il programma di trasformazione tracciato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. E che si tengano in considerazione tre pilastri guida: Connected Care e Telemedicina; Service Design; One Health.
Il primo mette al centro il cittadino, con soluzioni tecnologiche che consentano di avere sempre a disposizione le informazioni cliniche, l’accesso ai servizi e il monitoraggio di eventuali terapie.
Il secondo principio è un approccio multidisciplinare e collaborativo, che possa coinvolgere tutti gli interessati e dare forma a piattaforme digitali realizzate in relazione ai loro bisogni.
Infine, la digitalizzazione deve poter gestire nel modo più efficace possibile le interazioni tra uomo e ambiente.
Un approfondimento sui “tre pilastri” su cui si basa il futuro della sanità digitale è disponibile qui.
DALL’OSPEDALE REALE A QUELLO VIRTUALE
Ma cosa aspettarci, dunque? L’orizzonte è quello del concetto di “ospedali virtuali”, dove il contatto e lo scambio tra medico e paziente è veloce ed efficiente, favorendo la tempestività degli interventi e la sostenibilità del servizio sanitario.
Guarda il video “Il futuro della Salute”, di Roberto Ascione, Ceo di Healthware Group.
Claudia Torrisi