L’Enpam monitora il malessere da burnout manifestato dai medici italiani.
“L’attuale situazione sta portando a molti prepensionamenti che vanno a impattare anche sulla cosiddetta gobba previdenziale che avevamo già scontato nei nostri interventi di riforma.
Stiamo quindi tenendo sotto controllo questa tendenza”, ha detto il presidente dell’ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri Alberto Oliveti, intervenendo oggi alla conferenza nazionale sulla Questione medica della Fnomceo.
Nel suo intervento “Gobba pensionistica-prepensionamento”, Oliveti ha commentato i dati della ricerca condotta dall’Istituto Piepoli che denuncia la sofferenza di una categoria in cui il burnout incide pesantemente, con un terzo dei medici – giovani compresi – che vorrebbe andare in pensione.
“Il capitale umano – ha proseguito Oliveti – è la risorsa più importante, strategica ed è una leva di sviluppo anche dei modelli organizzativi. La nuova sanità si sta centrando sul nuovo modello organizzativo di assistenza sanitaria di base, perché i sistemi sanitari funzionano quando funziona l’assistenza di base. Questa deve essere capillare nei servizi erogati per rispondere ai bisogni di salute della popolazione tramite un’adeguata presa in carico della comunità di riferimento con modelli organizzativi basati su team multidisciplinari e multiprofessionali, supportati da tutta la tecnologia che si può avere”.
“I modelli organizzativi sono fondamentali, ma il medico della persona, della famiglia, della comunità, non può essere sostituito dalla medicina della famiglia e della comunità – ha affermato il presidente dell’Enpam – . Se chiediamo ai cittadini di optare per un difensore di fiducia oppure per un difensore d’ufficio è evidente quale sarebbe la scelta. E qui stiamo parlando di difesa della salute, di un diritto costituzionale individuale oltre che un interesse collettivo. Il diritto alla scelta del medico di fiducia da parte del cittadino credo quindi sia fondamentale nel momento in cui stiamo valutando anche ottiche di sistema – ha aggiunto Oliveti – . Dal canto suo, il medico porta con sé professionalità, un bagaglio di conoscenze, competenze, attitudini, abilità sostanzia la finalità della salute della persona con un esercizio indipendente della professione. Per questo deve essere incentivato professionalmente, perché come l’acqua per una pianta, anche per la componente umana ci vuole la motivazione”.
La resa dei medici italiani: un terzo sogna la pensione, soprattutto i più giovani…