L’Enpam, con una decisione adottata dal proprio Consiglio di amministrazione, ha deciso di non procedere al saldo e stralcio di debiti da contribuzione di propri iscritti fino a un massimo di 1.000 euro. La possibilità era stata introdotta dalla Legge di bilancio 2023. Nella stessa seduta, il Cda dell’Ente previdenziale di medici e odontoiatri, ha anche scelto di non aderire alla cosiddetta “rottamazione quater”.
La doppia decisione, adottata secondo un principio di equità, mira innanzitutto a tutelare gli iscritti, che rappresentano la netta maggioranza, che provvedono a versare regolarmente i contributi da loro dovuti.
Allo stesso modo, una scelta diversa, avrebbe penalizzato gli iscritti che invece, in seguito a pagamenti mancati o ritardati, stanno faticosamente regolarizzando la propria posizione, versando le maggiorazioni costituite dalle sanzioni e dagli interessi previsti dalle regole.
Da tempo ormai l’Enpam cerca i tutti i modi di favorire il corretto adempimento degli obblighi contributivi. Soprattutto grazie all’istituto della rateizzazione, medici e odontoiatri, trovano condizioni sempre più flessibili per poter adempiere al versamento dei propri contributi in modalità non vessatorie.
Lo sforzo dell’Enpam per stabilire un proficuo rapporto con i propri iscritti continuerà, anche in considerazione delle alterne vicende economiche che di volta in volta possono incidere sulla capacità di reddito di medici e odontoiatri, così come avvenuto negli ultimi anni prima con la pandemia (sospensione dei versamenti, posticipo delle scadenze) e poi con la crisi successiva (aumento del numero di rate).
Resta fermo il principio secondo cui il corretto versamento dei contributi previdenziali è un obbligo di legge al quale l’iscritto non può sottrarsi, anche perché il primo danneggiato sarebbe egli stesso, che vedrebbe compromessa la propria posizione pensionistica futura.