Caro Presidente,
scrivo questa lettera riguardante mia suocera vedova di medico da oramai tanti anni. Ho deciso di farlo dopo tanto, perché è bene che tutti i colleghi possano valutare l’impegno che l’Ente mette nell’aiutare le persone in difficoltà fisica ed economica. La mia è una testimonianza diretta di come l’Enpam non abbia mai negato le nostre richieste di aiuto, supportando le ingenti spese di sopravvivenza di una vedova malata gravemente. Ringrazio per questo Lei e tutti i suoi collaboratori per l’umanità dimostrata e l’efficienza della risposta. Sicuramente mio suocero, collega di grande valore, sarebbe oggi contento di vedere che né noi familiari né l’Ente previdenziale hanno abbandonato la sua amata moglie.
Con profonda stima.
Francesco Reali
Gentile Dottore,
la ringraziamo per la sua testimonianza.
N.B. Le risposte sono curate dalla redazione del Giornale della Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri e non riflettono necessariamente il punto di vista dell’editore Fondazione Enpam