Se in una sua canzone, Fabrizio De André sosteneva che “la scienza non puoi regalarla alla gente”, la smentita arriva dal progetto ‘Odontoiatria sociale briantea’. L’iniziativa prevede infatti che ogni dentista aderente assista gratuitamente ogni mese due pazienti che non possono permettersi le cure.
Il progetto, partito il primo luglio, è nato dalla collaborazione tra l’associazione di volontariato ‘Le comunità della salute’ e l’Ordine dei medici della provincia di Monza e Brianza.
DUE PAZIENTI AL MESE
In particolare, gli odontoiatri che vogliono partecipare al progetto possono aderire volontariamente alle iniziative, curando gratuitamente le persone nei loro studi.
Ogni odontoiatra, è stato spiegato all’evento di presentazione dell’iniziativa, può curare due pazienti al mese, che verranno segnalati dai servizi sociali dei comuni della provincia, dalle Caritas, dalla San Vincenzo e da altre associazioni di volontariato.
Sul piano operativo, l’Ordine dei medici si sta occupando di contattare i propri iscritti per comunicare l’iniziativa, mentre l’Auser Brianza si fa carico di ricevere le richieste telefoniche dei pazienti che voglio beneficiare delle cure odontoiatriche e di raccordarle con i professionisti volontari.
UNIONE NEL SEGNO DEL VOLONTARIATO
L’associazione ‘Le comunità della salute’, che si occupa da tempo di interventi socio-sanitari per il contrasto delle disuguaglianze nell’ambito delle cure sanitarie, si avvale del patrocinio e del sostegno del locale Ordine dei medici, come ribadito all’evento di presentazione dell’iniziativa dal presidente dell’Omceo, Carlo Maria Teruzzi.
A sottolineare il grande senso di solidarietà dei dentisti aderenti è stato invece il presidente Cao, Massimo Roncalli. Mentre Filippo Viganò, presidente di ‘Le comunità della salute’, ha ricordato la convenzione con Asst della Brianza per alcuni dei progetti portati avanti, che si avvalgono della collaborazione di enti del terzo settore, sostenuti dalla Fondazione Guido Venosta.
Stefano Almini, rappresentante dell’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà, ha invece auspicato che il progetto possa essere replicato in altri territori della regione e a livello nazionale.
Af