Per chi non l’ha già fatto in passato, entro il 31 marzo è possibile attivare la domiciliazione bancaria per il pagamento della Quota A. Una modalità di versamento che garantisce una serie di vantaggi, primo tra tutti una rateizzazione del pagamento fino a otto rate. Inoltre, con la domiciliazione bancaria si evitano i problemi di possibili dimenticanze.
L’addebito della Quota A, infatti, arriva direttamente sul conto l’ultimo giorno utile per il versamento e il pagamento automatico evita di incorrere in sanzioni per essersi dimenticati della scadenza.
La domiciliazione bancaria è un metodo che garantisce una sicurezza in più anche nel caso si facciano pagamenti errati. Infatti, è possibile chiedere la revoca di un addebito sbagliato, se questo non è ancora avvenuto, fino alle ore 12 del giorno previsto per l’addebito stesso.
Invece, nel caso l’errato pagamento sia già avvenuto è possibile sempre chiedere il rimborso entro otto settimane dall’addebito, entro le ore 12 dell’ultimo giorno lavorativo disponibile della settimana.
BASTA UN MODULO
Per attivare la domiciliazione basta entrare nella propria Area riservata del sito Enpam, cliccando, dalla colonna a sinistra, su “Domande e dichiarazioni online”.
Bisognerà inserire il proprio Iban e specificare il numero di rate in cui si vuole dilazionare il versamento annuale.
Se si chiede la domiciliazione per la Quota A, questa si estende automaticamente alla Quota B, e viceversa nel caso di iscritti che svolgono libera professione.
QUANDO SCADONO LE RATE
Le scadenze per il pagamento con l’addebito diretto dei contributi sul conto corrente sono, a scelta:
→ 30 aprile con pagamento in unica soluzione;
→ 30 aprile, 30 giugno, 30 settembre, 30 novembre se si paga in quattro rate;
→ 30 aprile, 31 maggio, 30 giugno, 31 luglio, 31 agosto, 30 settembre, 31 ottobre, 30 novembre, per chi sceglie otto rate.
In prossimità della scadenza del pagamento, l’Enpam invia per email l’importo del contributo dovuto, insieme al piano di rateizzazione scelto al momento dell’attivazione dell’addebito diretto. I contributi sono addebitati sul conto corrente alla data esatta della scadenza. Oppure, se il termine cade di sabato o in un giorno festivo, il primo giorno utile successivo.
Con un’eccezione: se la rata del 31 dicembre coincide infatti con un giorno festivo, l’importo verrà addebitato sul conto il primo giorno utile precedente.
In questo modo i contributi versati si potranno dedurre fiscalmente dal reddito imponibile dell’anno in corso.