Emerge un quadro costituito sostanzialmente da bilanci in equilibrio e crescita patrimoniale dalla relazione che la Corte dei conti ha emesso sull’anno 2021 dell’Enpam. Una condizione di solidità, nonostante l’impegno economico che l’ente ha affrontato per sostenere gli iscritti durante la fase pandemica.
PATRIMONIO IN AUMENTO
La Sezione del controllo sugli enti della magistratura contabile, nella sua valutazione rileva come “il patrimonio netto al 31 dicembre 2021 risulta in aumento, superando i 25 miliardi”. Un valore che “eccede abbondantemente il limite delle cinque annualità delle pensioni in essere nel 1994” stabilito come riserva dalla legge 449 del 1997. Tale disponibilità “supera anche il limite di cinque volte l’onere per pensioni in essere alla data del 31 dicembre 2020, ritenuto congruo dall’art. 5, co. 1, del d.m. 29 novembre 2007”.
Al capitolo “debiti”, invece la Corte riconosce come l’ammontare complessivo “trovi piena copertura prendendo a riferimento l’attivo circolante dell’Ente”.
SOSTEGNO AI MEDICI E DENTISTI
I magistrati contabili ripercorrono la storia dell’Enpam e ricordano come nel corso della fase più nera de Covid “che ha significativamente inciso anche sull’attività dei medici e degli odontoiatri”, la Fondazione abbia “introdotto forme di tutela volte a dare supporto ai propri iscritti”. Nello specifico, “misure indirizzate al loro sostegno”, oltre alla “temporanea sospensione dei relativi adempimenti, nonché al differimento dei termini per il versamento dei contributi previdenziali”.
“Parallelamente Enpam – si legge ancora nella determinazione della Corte dei conti – ha adottato una serie di sussidi assistenziali quali l’indennità per quarantena, correlata alla sospensione dell’attività degli iscritti determinata da un provvedimento dell’autorità sanitaria competente, come la quarantena precauzionale; altra misura di natura assistenziale impiegata per fronteggiare i negativi effetti della pandemia è stata l’estensione alle vittime del contagio dell’erogazione dell’indennità in caso di inabilità temporanea e assoluta all’esercizio della professione, già introdotta a favore degli iscritti alla gestione ‘Quota B’, nel 2019”.
Af