Con il 2024 è salito a oltre 20mila euro l’importo che l’Enpam può rimborsare per i danni ai beni immobili (studio o prima casa) o mobili (come ad esempio automezzi, computer o attrezzature) appartenenti a medici e odontoiatri.
Il contributo a fondo perduto, che può essere pagato se viene proclamato lo stato di calamità naturale, può arrivare precisamente a 20.595 euro. Inoltre è esente da tasse e non è vincolato a soglie di reddito. Sono rimborsati i danni ai beni immobili (prima abitazione o studio professionale) di proprietà e in comproprietà (in modo proporzionale alla quota di possesso).
In aggiunta, l’Ente dei medici e dei dentisti può accollarsi fino al 75 per cento degli interessi sui mutui edilizi accesi da iscritti e familiari superstiti per ricostruire la casa o lo studio danneggiati.
Per i sanitari che svolgono la libera professione sono previsti aiuti aggiuntivi. L’Enpam elargisce loro un contributo di oltre 2.883 euro al mese (calcolati a giornate) per ogni giorno di interruzione forzata del lavoro, cioè nel caso in cui i danni provocati dalla calamità rendano impossibile al 100 per cento lo svolgimento della propria attività.
Per chi contribuisce alla Quota B c’è anche la possibilità di un sussidio extra, fino a 6.178 euro.
Le domande di aiuto economico, complete della documentazione richiesta, possono essere presentate tramite gli Ordini provinciali dei medici e degli odontoiatri entro un anno dalla proclamazione dello stato di calamità per le aree colpite.
Hanno diritto agli aiuti anche i pensionati Enpam e gli eventuali familiari superstiti.
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