Sono più di cento i camici bianchi contagiati che ogni giorno stanno chiedendo sostegno all’Enpam. È il bilancio che emerge dalla pioggia di richieste per il sussidio dedicato a medici e dentisti positivi al Covid, che l’Ente di previdenza sta ricevendo in questi giorni. Un sostegno economico che va da 600 a 5mila euro, a seconda della gravità della malattia, riservato ai soli medici e odontoiatri che svolgono attività libero professionale.
A gennaio, il boom di domande arrivate agli uffici della Fondazione è lo specchio dell’impennata dei contagi anche tra i sanitari: oltre 3mila richieste nei primi 27 giorni del mese. Oltre cento al giorno, appunto. Più che decuplicate rispetto alle 245 registrate tra fine novembre e fine dicembre, cresciute in maniera esponenziale dal novembre scorso, quando gli iscritti all’Enpam a chiedere il sussidio erano stati 145.
La misura è rivolta ai contribuenti alla Quota B, che riguarda i redditi libero-professionali, ed è quindi ragionevole stimare che i numeri non comprendano l’intera platea dei medici e degli odontoiatri.
DA 600 A 5MILA EURO
Nel mezzo della corsa all’insù della curva dei contagi, trainata dalla variante Omicron, il sussidio Enpam per i positivi si conferma un sostegno concreto per medici e dentisti costretti dal Covid a restare lontani dal lavoro.
Il sussidio è esentasse e viene accordato a prescindere dal reddito. Ma il suo importo definitivo è proporzionale all’aliquota contributiva scelta e alla gravità della malattia: 600 euro in caso di contagio, 3mila euro se c’è ricovero ospedaliero e 5mila euro per chi finisce in terapia intensiva.
La domanda si fa tramite l’area riservata del sito Enpam e per presentarla non serve attendere il tampone negativo di guarigione.
Se nel corso della malattia la condizione si aggrava è possibile accendere al grado successivo del sussidio.
Quando la malattia si protrae oltre i trenta giorni, dal trentunesimo giorno scatta in aggiunta la copertura ordinaria Enpam per inabilità temporanea.
QUANDO ARRIVANO I SOLDI?
Dalla presentazione della domanda all’arrivo del bonifico sul conto corrente del richiedente generalmente trascorrono da una settimana a 30 giorni. Questo perché la struttura amministrativa dell’Enpam si è regolata per erogare i pagamenti una volta al mese. Quindi, ipotizzando solo a titolo di esempio, che l’emissione dei bonifici cada alla fine del mese, quanti fanno domanda a inizio mese dovranno attendere 30 giorni. Chi invece presenterà la richiesta a ridosso dell’emissione dei sussidi si troverà ad attendere solo qualche giorno.
Tutto questo salvo complicazioni, è il caso di dire. Perché domande con documentazione incompleta o l’assenza momentanea di requisiti, come una irregolarità contributiva da sanare, possono dettare tempi più lunghi per l’accoglimento della richiesta e l’erogazione del sussidio.
Antioco Fois
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