Giudizio positivo sugli investimenti delle Casse dei professionisti da parte della Covip. L’organismo, nato per vigilare sui fondi pensione complementare, collabora anche al controllo sugli enti privati di previdenza obbligatoria (come l’Enpam) e in questa veste ha pubblicato un nuovo rapporto su come gestiscono i loro patrimoni.
“Sulla sostenibilità le Casse possono rivendicare il buon lavoro fatto”, ha affermato Francesca Balzani, commissaria-presidente della Covip, nel presentare l’ultimo rapporto sugli investimenti degli enti previdenziali.
30 ANNI DI AUTONOMIA
Balzani ha anche sottolineato la “necessità di assicurare alle Casse, che svolgono una funzione d’interesse collettivo, reali possibilità di crescita con strumenti adeguati”.
“L’equilibrio delicato tra la natura privata e la funzione pubblica – ha detto – non deve produrre oneri e impedimenti che alla fine creano maggiori costi. Questo è un fattore da tenere presente anche quando parliamo di politiche fiscali.”
“In trent’anni dalla riforma che le ha privatizzate, le Casse hanno saputo interpretare il tempo e intercettare il cambiamento, e hanno saputo dare risposte adeguate e costanti ai loro associati, oltre a costruire e a far crescere il rapporto con il territorio”, ha aggiunto Balzani.
RICADUTE SULL’ITALIA
La presidente facente funzioni della Covip ha sottolineato che le Casse nel 2023 avevano investiti in Italia ben 44 miliardi di euro, pari al 38,6 per cento delle attività totali (con un aumento di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente).
In proporzione, invece, i fondi pensione complementare investono in Italia molto meno: il 19,4 per cento del totale degli investimenti (in calo dell’1,4 per cento).
DIVERSIFICAZIONE
Il rapporto sulle Casse di previdenza contiene una serie di analisi di dettaglio che aiutano a capire come siano allocati i 114,1 miliardi di euro (a valore di mercato) che gli enti di previdenza privati hanno accumulato nel tempo (+10,3 miliardi rispetto all’anno precedente).
Qui di seguito pubblichiamo una tabella “arlecchino” che mostra come le risorse siano diversificate fra depositi, titoli di Stato, titoli di debito (obbligazioni), titoli di capitale (azioni), altri Oicr (organismi d’investimento collettivo e di risparmio), investimenti immobiliari e polizze assicurative.
In generale si considera che la massima prudenza si raggiunga investendo nel modo più diversificato possibile, evitando di concentrare il rischio.
Clicca qui per consultare il rapporto Covip sugli investimenti delle Casse di previdenza