In risposta all’articolo uscito il 28 marzo 2024 e dal titolo “Enpam: più di 500 milioni investiti ancora sul Sistema Paese” abbiamo ricevuto questo commento:
“Meglio pagare il dovuto ai Medici pensionati. Lasciate stare gli investimenti. Non è un vostro compito istituzionale.”
Fausto Zanelli
Gentile Dottore,
è proprio per poter pagare il dovuto ai medici pensionati che l’Enpam deve fare investimenti. Infatti, diversamente dall’Inps che riceve soldi dallo Stato, l’ente di previdenza della categoria deve pagare le pensioni unicamente con i contributi che riceve dagli iscritti e con i proventi degli investimenti.
Finora i contribuenti medici e dentisti sono stati tanti e i pensionati relativamente pochi, con la conseguenza che i contributi, anche lo scorso anno, sono stati maggiori rispetto alle pensioni pagate. Ma questo non sarà più questo il caso per un certo numero di anni, quando – come previsto – le entrate contributive saranno inferiori alle uscite per prestazioni.
Grazie però ai surplus accantonati nel tempo e ai proventi degli investimenti, le proiezioni attuariali mostrano che l’Enpam potrà continuare a pagare le pensioni a chi ne ha diritto anche nei periodi di vacche magre.
Detto questo, accanto agli investimenti standard, ha un senso investire una parte del patrimonio sul sistema Paese e sulla professione medica perché, per esempio, ciò significa favorire il lavoro degli iscritti e quindi anche salvaguardare il flusso dei contributi previdenziali e le pensioni attuali e future.
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N.B. Le risposte sono curate dalla redazione del Giornale della Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri e non riflettono necessariamente il punto di vista dell’editore Fondazione Enpam.