Inquadratura, messa a fuoco, sfondo, esposizione, profondità di campo e luce. Sono queste le impostazioni principali citate da Giorgia Meroni, fotografa specializzata in ritratti e new born, come importanti per fare un buon ritratto. Ed è considerando queste caratteristiche che abbiamo scelto i sei scatti che vi presentiamo tra i tantissimi che sono arrivati per partecipare a questo nuovo concorso.
Gli altri parametri considerati nella scelta sono l’inquadratura, primo piano; la messa a fuoco, preferibilmente sugli occhi meglio quello più vicino; la profondità di campo, non sempre deve essere sfocata ma se lo è aiuta; l’illuminazione, fondamentale per un ritratto in primo piano. Poi quella principale, quella che fa la differenza tra un ritratto ed una fototessera: il riuscire a regalare emozioni, catturare l’espressione, la personalità del soggetto.
Quello di mettere a proprio agio la persona che vogliamo ritrarre è uno dei consigli fondamentali per ottenere uno scatto naturale ed espressivo. Probabilmente la signora cambogiana ritratta da Carla Sogos, neuropsichiatra infantile nel Dipartimento di Neuroscienze Umane dell’Università di Roma Sapienza, è abituata a essere fotografata dai turisti perché nel suo sguardo pensieroso ma espressivo, non lascia trasparire stupore o imbarazzo. Ottima luce e inquadratura ed anche la gestione dello sfocato che risalta il volto ma consente di capire il contesto ed il luogo.
Guarda le foto:
Roberto Gnudi Sony DSC-HX60 200mm; 1/320; f5.6; 400 iso
Anche la bambina ritratta in Madagascar dal dott. Roberto Gnudi, odontoiatra milanese, sembra una provetta “modella”, perfettamente in posa ed a suo agio davanti all’obiettivo.
Giorgia Meroni, tra i suoi consigli, indicava proprio in un 200mm uno degli obiettivi ideali per il ritratto, se si ha spazio per arretrare. E questo scatto ne è la prova: ti consente di stare a distanza dal soggetto, puoi utilizzare un diaframma non troppo aperto in modo da avere tutto il viso a fuoco e comunque ottieni lo sfondo sfocato e coglie ogni particolare. Ottima la gestione della luce ed aver colto un’espressione naturale della ragazzina.
Remo Lanzoni Olimpus 150mm; f 5.6; 1/250; iso 600
Il dott. Remo Lanzoni è un vero cacciatore di ritratti, niente pose ma scatti spontanei quasi rubati cogliendo l’attimo. Questo di un musicista in momento di pausa durante uno degli eventi che connotano una delle più popolate gare per amatori, e non solo, di ciclismo: l’Eroica nel Chianti.
Oltre alla composizione e l’esecuzione, apprezzabile anche l’aver colto il riflesso dello spartito sulle lenti degli occhiali. Indubbiamente il volto del musicista aiuta a rendere lo scatto molto significativo.
Edoardo Vanzini Nikon 700 obiettivo 28mm/1,8 flash, 1/60 f8 ISO200
Decisamente apprezzabile e ben riuscito il tentativo del dott. Edoardo Vanzini, medico odontoiatra di Prato, di riprodurre in fotografia uno dei ritratti su tela più famosi al mondo: “La ragazza col turbante” di Jan Vermeer, più conosciuta come la ragazza con l’orecchino di perla.
Ottima la messa a fuoco e la capacità di cogliere l’espressione della modella. Una impostazione della luce leggermente meno potente avrebbe evitato il riflesso sulla fronte rendendo il tono del colore della pelle più morbido, ritocchi che si potrebbero tentare di fare anche in post produzione.
Francesco Carracchia Nikon Coolpx L110 1/110; f 4.5; iso 80
La ragazza ritratta dal dott. Francesco Carracchia, specialista in chirurgia maxillo-facciale di Palazzolo Acreide in provincia di Siracusa, si chiama Giulia. La qualità dello scatto è impreziosito dal colore degli occhi assolutamente a fuco che catturano lo sguardo. Con una gestione leggermente più attenuata in post produzione del colore della pelle, probabilmente risalterebbero ancora di più anche se il colore acceso non stona, tuttl’altro. La immaginiamo stampata, centrata in una cornice con un passepartout molto largo appesa in solitaria ad un’ampia parete ad ipnotizzare lo sguardo dei presenti.
Giorgio Geraci iPhone 12
Chi l’ha detto che il ritratto deve essere a tutto volto? La scelta del dott. Giorgio Geraci, specialista in neuropsichiatria infantile di Palermo, di focalizzare l’attenzione solo su una parte del viso di questa persona è decisamente molto utilizzata e consente di concentrare l’attenzione su sguardo o espressione. Una tecnica che rende al meglio se il dettaglio raccolto dal sensore è di alto livello e l’inquadratura esalta un solo particolare. In questo scatto, forse, la mano rende meno potente lo sguardo. Un taglio quadrato, eliminando la parte bassa della foto, avrebbe aiutato. Decisamente azzeccata la scelta del bianco e nero.
PER PUBBLICARE SULLA RUBRICA FOTOGRAFICA Tutti i medici e i dentisti possono inviare proprie fotografie per la pubblicazione sul Giornale della Previdenza, online e cartaceo. Si richiede l’invio di un minimo di otto scatti legati tra loro da un tema comune. Le foto devono avere una risoluzione minima di 1600×1060 pixel e devono essere a 300 dpi. Il materiale può essere inviato via email o attraverso un servizio di file hosting a giornale@enpam.it specificando nell’oggetto “PER RUBRICA FOTOGRAFICA” o, in alternativa, attraverso il social network Flickr condividendo gli scatti nel gruppo dell’Enpam (clicca e segui le indicazioni per l’iscrizione). In entrambi i casi si chiede di fornire un recapito telefonico, un indirizzo email, un breve curriculum professionale e di indicare il tipo di fotocamera e relativi obiettivi utilizzati.