“Mare in tempesta” di Roberto Carlon, cardiologo di Cittadella (Pd) si aggiudica il concorso “Fotografia astratta delle cose comuni” lanciato del Giornale della previdenza. Uno scatto costruito in studio, fotografando in controluce un quadro di sabbia colorata che si muove, ruotandola, all’interno di un doppio vetrino. Per Alessandro Tiraboschi, fotografo professionista docente Canon, quella di Carlon è “una visione d’astrattismo perfetto” anche se “è sempre difficile scegliere uno scatto, soprattutto quando la qualità media è alta”.
IMMAGINI FUORI DALL’ORDINARIO
La fotografia astratta è una forma di arte che mira a captare i dettagli della realtà in modo inconsueto e accattivante.
Questa tecnica si basa sulla selezione di frammenti di oggetti o paesaggi che, isolati dal contesto, creano un’immagine fuori dall’ordinario. Adottando l’approccio di smembrare la realtà, questa tipologia di fotografia rompe la percezione comune delle cose, aprendo a nuove interpretazioni e sensazioni.
Esplorare il dettaglio in sé, comprendere le sfumature nascoste e catturarle attraverso l’obiettivo della fotocamera è un compito stimolante che trascende la visione comune del mondo.
“Un compito che i medici ed odontoiatri che hanno aderito al nostro invito partecipando, con competenze e capacità”, dice Alessandro Tiraboschi fotografo professionista docente Canon che aveva scelto il tema da proporre.
Tanti gli scatti ricevuti, inclusi quelli di Stefano Stronati e Luigi Bertero arrivati nell’ultima settimana, pubblicati e commentati qui sotto.
Qualcuno è andato fuori tema, ma la qualità è stata decisamente alta così come la vena creativa dei nostri lettori, confermando anche l’ottima padronanza delle tecniche fotografiche.
“Trovo che la fotografia di Roberto Carlon abbia colto perfettamente lo spirito del contest – commenta Tiraboschi – . L’autore con la sua interpretazione ha creato una visione d’astrattismo perfetto. Il colore e il movimento delle onde, come le definisce lui, rendono l’immagine dinamica e piacevole all’osservazione”.
“La forza di questa fotografia – prosegue – sta nella scelta del soggetto che a prima vista è difficile da contestualizzare e riconoscere, è un qualcosa di astratto e poco riconducibile agli oggetti comunemente conosciuti. La scelta di retro illuminare la sabbia del quadro rende una sorta di tridimensionalità ad un qualcosa che non è propriamente tridimensionale”.
“La fotografia astratta – conclude il docente Canon – in molti casi, è il frutto di un colpo d’occhio ma non sempre è così. Con la sua fotografia, Carlon ha dimostrato che talvolta una buona immagine è il frutto di uno studio e della perfetta elaborazione tecnica di una visione alternativa di qualcosa che ogni giorno è sotto i nostri occhi”.
Norberto Maccagno
Stefano Stronati, specialista ambulatoriale di Ancona, ha titolato il suo scatto “L’anima che entra”. Può essere un bellissimo quadro astratto mentre, in realtà, ci ha raccontato che è la finestra della sua camera da letto illuminata con una sorgente luminosa rossa, utilizzando la tecnica del mosso.
Lo scatto di Luigi Bertero, specialista in medicina interna e oncologia medica a Savigliano (Cn), rappresenta il particolare di una porta scrostata. Ci ha raccontato che camminando ha notato il particolare e ha voluto immortalarlo con il cellulare. Uno scatto ad effetto così come la scelta dell’inquadratura che dà uniformità alle varie porzioni di vernice sfogliata.
Guarda le foto dei Partecipanti al contest Astratto