Sbagliato pensare “al singolo” per quanto riguarda la foto di ritratto, anche i ritratti con più persone possono regalare ottime soddisfazioni sia in studio che all’aperto.
All’aperto, ci ha spegnato Giorgia Meroni fotografa specializzata in ritratti e new born, prima si deve pianificare lo scatto mentalmente, per essere pronti a cogliere l’attimo e non trovarsi impreparati.
Una rievocazione storica, una sagra di paese, o anche solo in giro per la città possono regalare situazioni perfette per “portare a casa” ottimi ritratti.
Per le foto in posa, in studio, le regole sono le stesse per i ritratti singoli con la difficoltà che il fotografo deve gestire più persone, dice Meroni. “All’aperto, durante gli eventi, c’è invece l’incognita imprevedibilità. Non sempre i soggetti si posizionano o compiono i movimenti che abbiamo ipotizzato pensando lo scatto, in questo caso la dote richiesta al fotografo è quella dell’improvvisazione”.
Partendo da queste considerazioni, abbiamo selezionato le foto di ritratti di gruppo che più ci hanno colpito tra quelle che avete inviato in redazione.
Lo scatto del dott. Remo Lanzoni, medico di medicina generale di Ferrara, dimostra come i ritratti non posati durante gli eventi offrono ottime opportunità. Lo scatto ritrae due figuranti durane il Carnevale degli Estensi.
Roberto Gnudi Sony A58 55mm; 1/80; f5,6; iso 100
Il lavoro del dott. Roberto Gnuti, odontoiatra milanese, conferma quanto sia difficile gestire la posa di più persone, in questo caso tre donne indonesiane. La prima in posa che guarda correttamente in camera, la seconda è assorta nei suoi pensieri, la terza guarda le amiche, forse distratta da qualche cosa detta da una di loro. Ma questo rende decisamente lo scatto più spontaneo. Il personaggio sullo sfondo, che probabilmente è comparso all’improvviso, è la prova di quanto diceva Giorgia Meroni: attenzione agli imprevisti. Ma fortunatamente non disturba la vista.
Antonietta Ancona iPhone 14
La potenza di questo doppio ritratto della dott.ssa Antonietto Ancona, medico radiologo di Taranto, è lo sguardo del bambino. Nonostante non risulti a fuoco diventa il particolare che attrae la vista dell’immagine. Lo scatto è stato fatto in Madagascar.
Roberto Carlon Pentax nessun dato di scatto
Il contesto sembrerebbe quello di una festa di classe. Il dott. Roberto Carlon, medico cardiologo di Cittadella (PD), porta l’attenzione sugli sguardi dei due ragazzini. Lei che guarda il suo amico sorridendo, lui invece sembra essere più attratto da quanto succede di fronte a lui. Come al solito, noi maschietti non sappiamo cogliere l’attimo.
Francesco Carracchia Samsung A528
Dal titolo dello scatto indicato dall’autore (sisters), il dott. Francesco Carracchia di Palazzolo Acreide Siracusa specializzato in chirurgia maxillo facciale, sappiamo che le due giovani donne ritratte sono sorelle. Ottima l’inquadratura e l’utilizzo della luce, considerando anche che è stato fatto con uno smartphone.
Carla Sogos Samnsung A54
Anche la dott.ssa Carla Sogos, neuropsichiatra infantile di Roma, ha sperimentato come sia difficile gestire due soggetti in posa. Una delle due bambine cambogiane è distratta dalla fotografa, l’altra guarda perfettamente in camera, ma tutto questo rendono lo scatto spontaneo, impreziosito dalla composizione. Scatto, anche in questo caso, fatto con uno smarthphone.
Adriana Gasparini Honor Magic 5 Lite
Quello della dott.ssa Adria Gapsarini, iscritta all’Ordine di Milano, non è un ritratto di gruppo ma abbiamo voluto citarlo ugualmente perché tra tutti quelli che ci avete inviato è l’unico che propone un autoritratto con la tecnica che in assoluto oggi è la più usata: il selfie. Magari, potendo scegliere, avrei scelto uno sfondo diverso.
Guarda le foto:
Vi ricordiamo il Contest (ULTIMI GIORNI)
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