Per la seconda gravidanza durante la scuola di specializzazione immagino che non venga più corrisposto nulla come borsa. L’Enpam ci corrisponde qualcosa?
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Gentile Dottoressa,
sì, l’Enpam le assicura l’indennità di maternità per i mesi non coperti dalla borsa di studio.
L’università le garantisce un assegno per un periodo massimo di 12 mesi di assenza, indipendentemente dal fatto che sia dovuta a malattia o a gravidanza. Se questi 12 mesi non dovessero essere sufficienti per entrambe le sue gravidanze, interviene l’Enpam. Ad esempio, se per il primo parto ha usufruito di 5 mesi di congedo per maternità e di 6 mesi di congedo parentale, per il secondo parto le resterà solo un mese retribuito dall’università.
L’Enpam può prolungare l’indennità fino a un massimo di sette mesi (quattro mesi più tre mesi di estensione). L’estensione dei tre mesi del periodo di maternità le spetta nel caso in cui lei abbia un reddito complessivo (imponibile Irpef, quindi non conta la borsa di studio) che non supera i 9.354,45 euro.
Tenga presente che, nei primi dodici mesi di vita del bambino, l’Enpam mette a disposizione delle mamme e dei papà anche un sussidio aggiuntivo rispetto all’indennità di maternità. Se non supera un certo reddito, può ottenere questo sussidio facendo domanda online direttamente dalla sua area riservata entro i termini previsti dal bando annuale.
Trova tutti i dettagli alle pagine 18 e 19 della guida Enpam per i liberi professionisti 2024.
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N.B. Le risposte sono curate dalla redazione del Giornale della Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri e non riflettono necessariamente il punto di vista dell’editore Fondazione Enpam.