Siamo nella miniera di Jharia, nello stato orientale di Jharkhand, in India. Prima che il carbone venisse scoperto, questa zona era una agricola con una cintura di fitte foreste, racconta l’autrice degli scatti, Balbina Salis. Ora l’attività è concentrata sull’estrazione del carbon fossile e sulle fabbriche di trasformazione in carbon coke.
Nei villaggi attorno alla miniera non è rimasta altra attività che raccogliere illegalmente il carbone, trasformarlo in carbon coke, in maniera artigianale, bruciandolo, senza fiamma, in cumuli ricoperti di terra per aver scarso apporto di ossigeno. Processo non controllato con scarso rendimento ed altissime emissione di gas.
I fumi e l’inquinamento invadono ogni cosa: aria, acqua, terra, gas tossici ricchi di anidride solforosa, ossido di azoto, monossido di carbonio, anidride carbonica.
L’esperienza da lei vissuta è stata come di una passeggiata all’inferno.
In questa foto possiamo notare, da sinistra una montagnola di carbone che emette un fumo che diventa protagonista. Prima bianco e intenso, si sposta verso destra creando una sorta di nebbia.
Immersi nel fumo, si vedono adulti e bambini in un momento di pausa: chi parla, chi sta per mangiare e chi, semplicemente, assiste divertito allo scatto della foto.
L’immagine, in bianco e nero, affascina per il contrasto tra le parti nitide in primo piano e quelle evanescenti del fumo. La scena diventa surreale perché si avverte un clima allegro, quando in realtà proprio quei fumi portano gravi problemi di salute per le vie respiratorie e malattie della pelle.
Balbina Salis è nata a Cagliari, specializzata in ostetricia e ginecologia, ma da quasi 25 anni lavora come medico d’emergenza al 118 di Cagliari. Le foto sono state scattate con Nikon z 7 II e un obiettivo Nikon 24-120
Vincenzo Basile
Guarda le foto
PER PUBBLICARE SULLA RUBRICA FOTOGRAFICA Tutti i medici e i dentisti possono inviare le proprie fotografie per la pubblicazione sul Giornale della Previdenza, online e cartaceo. Si richiede l’invio di un minimo di otto scatti legati tra loro da un tema comune. Le foto devono avere una risoluzione minima di 1600×1060 pixel e devono essere a 300 dpi. Il materiale può essere inviato via email o attraverso un servizio di file hosting a giornale@enpam.it specificando nell’oggetto “PER RUBRICA FOTOGRAFICA”.
Si chiede di fornire un recapito telefonico, un indirizzo email, un breve curriculum professionale del tipo: Nome, cognome, luogo di nascita, specializzazione professionale conseguita, ruolo e luogo di lavoro, fotocamera e relativi obiettivi utilizzati (o smartphone). È possibile indicare un titolo che identifichi l’insieme delle foto inviate.
Copyright – Diritto d’autore e proprietà intellettuale Le immagini sono protette dal diritto d’autore nonché dal diritto di proprietà intellettuale. È vietata la copia e la riproduzione in qualsiasi forma. È vietata la redistribuzione e la pubblicazione non autorizzata espressamente dall’autore.
PER PARTECIPARE AL NUOVO CONCORSO FOTOGRAFICO
Related Posts