Ecco un libro su un argomento delicato e complesso, qual è l’intimità (sessuale).
Il sesso è presente nelle nostre vite. Senza sesso, come tutte le specie viventi, l’umanità si estinguerebbe. Eppure, la maggior parte dei costumi sessuali esula dalla riproduzione.
Dunque, in che cosa consiste nella realtà quell’entità misteriosa che chiamiamo amore?
Mattia Morretta, psichiatra, sessuologo e scrittore, affronta sotto il profilo storico e culturale i molteplici e camaleontici volti della passione, dall’antichità classica, con suggestivi richiami alla mitologia, al presente della civiltà dei consumi e delle nuove tecnologie. Che consentono l’abolizione del contatto fisico con le sue inquietanti conseguenze.
Attrazioni, passioni, legami sottopongono da sempre la fragile tela affettiva umana a tensioni estreme, con il rischio di logorarla o lacerarla.
Solo un’attenta educazione sentimentale – dice l’Autore – può insegnare l’arte di mediare tra poli opposti, di scendere e salire la ripida scala della fisicità e della spiritualità, avendo a cuore l’integrità della persona.
Nel suo volume, articolato in dieci saggi, indaga aspetti della vita di relazione di bruciante attualità e allarmante impatto sociale come il disagio e la dismorfofobia giovanile, l’immaturità affettiva e il qualunquismo erotico.
Le mille facce della prostituzione, dalla strada alle dame di compagnia a cena e prestazioni extra con sovraprezzo.
Il precipizio della pornografia in costante evoluzione e in crescita esponenziale anche tra i minorenni, che sviluppano dipendenza dalle immagini erotiche a discapito delle esperienze reali.
Il sesso cibernetico consumato dai traditori virtuali con l’escort online nella rete del web e non su quella del materasso con la (o il) coniuge.
Il donnismo, rovesciamento del maschilismo, che tuttavia non è la soluzione al sessismo sottolinea lo psicoterapeuta.
La transizione (per disforia) di genere eseguita anche su minori nell’età dello sviluppo programmabile “on demand”.
Lo stupro, l’espressione più oscura della sessualità umana, gli abusi e la violenza di genere all’ordine del giorno da parte di fidanzati, compagni, mariti.
Morretta affronta questi e altri temi con franchezza per accendere la riflessione sulla consapevolezza e la qualità delle relazioni, ricordandoci che senza l’orizzonte spirituale non c’è speranza per il cuore.
Il titolo è ispirato alla poesia “Il buon compagno” di Guido Gozzano. Nei versi, il poeta distingue l’amore vero, profondo duraturo e significativo, dall’attrazione sensuale, illusoria ed effimera.
Paola Stefanucci
PER ACQUISTARE IL LIBRO:
“Non fu l’amore. I nuovi volti della passione” di Mattia Morretta
Gruppo editoriale Viator, Milano, 2024, pp.280, euro 18,00