Sono tre le principali novità per gli specializzandi contenute nella legge di bilancio, approvata a fine anno dal parlamento. In sostanza, il testo amplia le opportunità di occupazione dei medici in formazione specialistica abolendo le incompatibilità lavorative, potenziando il decreto legge “Calabria” per l’assunzione nella sanità pubblica e aumentando lo stipendio.
ABOLIZIONE DELLE INCOMPATIBILITÀ
Al comma 338, la legge proroga la possibilità di svolgere 8 ore di lavoro settimanali fino al 31 dicembre 2026.
Allo stesso tempo, il provvedimento amplia all’attività libero professionale le opportunità di impiego, da svolgere attraverso contratti libero-professionali o di collaborazione coordinata e continuativa. Sono compresi tutti gli incarichi in cui è richiesta la sola laurea in medicina o una specializzazione eventualmente già conseguita dal medico in formazione, che prima erano preclusi ai medici in formazione specialistica.
L’attività extra, che può essere svolta in strutture pubbliche e private – convenzionate o meno con il Ssn – deve ricadere al di fuori dell’orario della formazione, senza che lo specializzando chieda un nullaosta al direttore della scuola di specializzazione.
La misura si interseca con le disposizioni del decreto milleproroghe, approvato a fine anno, che ha esteso al 31 dicembre 2025 la possibilità per le aziende sanitarie di reclutare specializzandi per incarichi semestrali di lavoro autonomo e medici al penultimo e all’ultimo anno di formazione specialistica, per incarichi semestrali a tempo determinato.
Anche il conferimento di incarichi di lavoro autonomo ai laureati in medicina, anche privi della specializzazione, è stato esteso al 31 dicembre 2025.
ASSUNZIONI DL “CALABRIA”
Il comma 342 estende la possibilità di assunzione degli specializzandi dal secondo anno di corso come dirigenti part-time fino al 31 dicembre 2027 e amplia tale opportunità anche agli ospedali al di fuori della rete formativa della scuola di specializzazione frequentata.
È bene ricordare che i dirigenti part-time vengono assunti con contratto a tempo determinato e vengono stabilizzati per diventare dirigenti a tempo indeterminato una volta che acquisiscono il diploma di specializzazione (maggiori informazioni nella Guida per i medici dipendenti).
Nel testo della legge di bilancio, che motiva la misura col fine della riduzione delle liste d’attesa, dà via libera alle assunzioni alle “aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, nonché le strutture sanitarie private accreditate, le cui unità operative non appartengono alla rete formativa per la disciplina oggetto di concorso”.
AUMENTO DEL COMPENSO
Il comma 336 della legge di Bilancio introduce aumenti mensili tra gli 80 e i 198 euro netti.
Dall’anno accademico 2025-2026 – vale a dire da ottobre del prossimo anno, precisano i sindacati della categoria – la parte fissa del trattamento economico è aumentato del 5 per cento per tutte le specializzazioni. In termini reali si tratta di 80 euro netti al mese in più.
In aggiunta, il comma stabilisce un aumento del 50 per cento della parte variabile del trattamento per chi frequenta alcune specializzazioni.
In cifre concrete, l’aumento ulteriore è di 82 euro per il primo biennio e 118 euro per i successivi anni per una serie di specializzazioni: anatomia patologica, anestesia rianimazione, audiologia e foniatria, chirurgia generale, chirurgia toracica, farmacologia e tossicologia clinica, genetica medica, geriatria, igiene e medicina preventiva, malattie infettive e tropicali, medicina di comunità e delle cure primarie, medicina d’emergenza-urgenza, medicina e cure palliative, medicina interna, medicina nucleare, microbiologia e virologia, nefrologia, patologia clinica e biochimica clinica, radioterapia, statistica sanitaria, biometria.
SINDACATI
Le novità introdotte con la manovra finanziaria, come fanno notare le associazioni Anaao Giovani, Als e Gmi, aprono ai giovani medici nuove opportunità in “decine di attività lavorative ad oggi precluse ad oltre quarantamila specializzandi” che “inquadrati da studenti non potevano svolgere atti medici”.
Inoltre, il potenziamento del decreto “Calabria” “sblocca migliaia di specializzandi vincitori di centinaia di concorsi”.
L’incremento del compenso agli specializzandi suscita, invece, anche la perplessità delle sigle sindacali dei medici in formazione specialistica, per l’esiguità “rispetto all’inflazione di questi ultimi due decenni” e soprattutto per il fatto che una parte riguarda “solo per alcune specialità”, è il commento di Anaao Giovani, Als e Gmi, che annunciano la prosecuzione del loro lavoro per l’ottenimento di “un aumento di maggiore entità uguale per tutti e soprattutto immediato e non procrastinato”.
Antioco Fois