La fotografia notturna è una delle discipline più affascinanti e complesse del mondo della fotografia. Immortalare la bellezza della notte, con le sue luci artificiali e le sue ombre profonde, richiede un approccio tecnico e creativo particolare.
Catturare un paesaggio urbano illuminato da lampioni, una strada deserta avvolta nella foschia – o il cielo stellato sopra una montagna o un collina – può generare immagini decisamente suggestive e ad effetto. Tuttavia, fotografare in condizioni di scarsa illuminazione presenta numerose sfide che richiedono competenza e tecnica. Sfide colte e vinte dai partecipanti al nostro Concorso dedicato proprio alla fotografia notturna: vediamo come.
Il primo aspetto da considerare nella fotografia notturna è la luce o, meglio, la sua scarsità. Per questo è importante saper gestire i tempi di esposizione, il diaframma e la sensibilità Iso per catturare al meglio l’atmosfera. Ma non solo.
Ci vuole anche la tecnica. Come quella messa in atto da Marco Lucherini per riuscire a fotografare il paesaggio stellato a cui dedichiamo il premio di questo contest. Una sequenza di scatti su cavalletto a tempo molto alto poi assemblati insieme in post produzione.
Le lunghe esposizioni sono una delle caratteristiche chiave della fotografia notturna per permettere al sensore della fotocamera di raccogliere abbastanza luce. Questo permette infatti di ottenere immagini dettagliate. Tuttavia, tempi di esposizione prolungati possono introdurre sfocature se non si utilizza un treppiede o se vi sono elementi in movimento nella scena. Allo stesso tempo, questo può trasformarsi in un’opportunità, come dimostrano alcuni degli scatti inviati.
La tecnica si chiama micromosso: tempo lungo, fotocamera in mano e scattare muovendola leggermente per ottenere l’effetto desiderato.
Lo scatto di Mario Marcolina diventa così un dipinto.
Il colore è un altro elemento distintivo della fotografia notturna. Le luci artificiali producono spesso colori diversi rispetto alla luce naturale, come il giallo caldo dei lampioni o il bianco freddo delle luci a Led. Queste tonalità possono dare un tocco suggestivo alle foto, ma richiedono anche un’attenta gestione del bilanciamento del bianco per evitare dominanti cromatiche indesiderate. Le fotografie di Natalino Varotto, Roberto Carlon, hanno colto perfettamente le tonalità.
Uno dei principali vantaggi della fotografia notturna è la possibilità di immortalare le città da una prospettiva unica e spesso deserta. Di notte, i centri urbani si trasformano, le foto di architettura acquistano un fascino maggiore come gli scatti dii Roberto Gnudi e Donato Natale.
Le lunghe esposizioni, inoltre, permettono di catturare scie luminose create dai fari delle auto in movimento, generando effetti dinamici e astratti che arricchiscono la composizione. Ma con le luci si può anche giocare e scrivere con la tecnica del light painting, come ha fatto Catherina Dominguez Reali.
Un’altra opportunità riguarda la fotografia di paesaggio, specialmente in ambienti rurali o montani lontani dall’inquinamento luminoso. Anche qui, tempi lunghi Iso alti, ma non troppo, per evitare rumore e cavalletto oltre a un obiettivo grandangolo.
Per le loro foto di panorami, cittadini o marini, Carla Sogos, Paolo Righi ed Enrico Di Paolo hanno scelto l’imbrunire per godere dei contrasti e dei colori mentre scende la notte.
Infine, la fotografia delle stelle, con appositi telescopi ai quali si adatta il corpo della macchina fotografica. Si è dilettato Emanuel D’amore e il suo scatto, oltre a documentare una nebulosa, diventa un quadro astratto.
Guarde le foto
Nuovo Contest
Related Posts
None found
PER PUBBLICARE SULLA RUBRICA FOTOGRAFICA Tutti i medici e i dentisti possono inviare proprie fotografie per la pubblicazione sul Giornale della Previdenza, online e cartaceo. Si richiede l’invio di un minimo di otto scatti legati tra loro da un tema comune. Le foto devono avere una risoluzione minima di 1600×1060 pixel e devono essere a 300 dpi. Il materiale può essere inviato via email o attraverso un servizio di file hosting a giornale@enpam.it specificando nell’oggetto “PER RUBRICA FOTOGRAFICA” Si chiede di fornire un recapito telefonico, un indirizzo email, un breve curriculum professionale del tipo: Nome, cognome, dove è nato, quale specializzazione professionale ha conseguito, dove lavora e in quale città, indicare il tipo di fotocamera e relativi obiettivi utilizzati o smartphone e volendo; indicare un titolo che identifichi l’insieme delle foto inviate.