Da gennaio passerò all’Inps con contratto di dipendenza. Sono vivamente preoccupato per la mia previdenza e temo che, per migliorare la mia situazione lavorativa, ho fatto uno sbaglio madornale mettendo a rischio me e la mia famiglia. In particolare, è vero che nei prossimi 5 anni io e soprattutto la mia famiglia saremo completamente scoperti da ogni forma di previdenza, in quanto interrompendo la contribuzione Enpam nella medicina generale e nella Quota B, non sarò più coperto? Da quello che so per usufruire della legge 335/95 che copre i dipendenti pubblici sono necessari 5 anni di contribuzione nel caso diventi malauguratamente del tutto inabile al lavoro per cause non dipendenti dal servizio. In altre parole, nel caso diventassi inabile al lavoro nei prossimi cinque anni, non mi spetta nulla dall’Enpam in rapporto a quanto versato finora nei tre fondi?
La polizza Long term care c’è solo per chi contribuisce alla gestione della medicina generale?
Sono un medico del Servizio di Emergenza Urgenza Territoriale.
Stanislao Mangiatordi
Gentile Dottore,
in quanto medico lei sarà comunque tutelato dalla Fondazione Enpam.
E questo perché esiste la gestione di Quota A che garantisce tutti i professionisti dal momento di iscrizione all’Ordine, senza requisiti contributivi minimi, con almeno 15mila euro all’anno nel malaugurato caso di inabilità o di morte. Per quanto la riguarda, inoltre, avendo una contribuzione anche sulla Quota B e sulla medicina generale, questi soldi le verrebbero conteggiati sia in un’eventuale pensione di inabilità sia in quella indiretta per i suoi familiari, potendo così contare su un importo maggiore.
Tenga inoltre presente che, per questo tipo di pensioni, l’Enpam assicura un bonus di anzianità contributiva sulla Quota A per un massimo di dieci anni (fino al raggiungimento dell’età per la pensione). L’incremento viene calcolato anche sulle altre gestioni ma devono essere attive.
In caso di non autosufficienza, lei è inoltre coperto dalla polizza gratuita per la Long Term Care, che scatta con l’iscrizione alla Quota A, con un vitalizio vita natural durante di 1200 euro mensili cumulabili e non tassati.
Resta infine sempre da considerare per la pensione futura la possibilità del cumulo gratuito con cui potrà mettere a frutto i vari periodi contributivi, nel caso non riuscisse a ottenere i requisiti previsti dall’Inps.