IL TESORO LEGGERO. L’AVVENTURA DEI POLMONI DALLA PANDEMIA AL FUTURO DELLA SCIENZA di Luca Richeldi
La pandemia ci ha fatto riscoprire l’importanza vitale dei polmoni.
La loro attività non si può fermare nemmeno il tempo necessario per curarli, perché nessuno sopravvive senza ossigeno, nessuno può stare più di pochi minuti senza respirare.
Un tesoro leggero, i due serbatoi d’aria posti nel torace pesano entrambi più o meno un chilogrammo.
Luca Richeldi- direttore dell’Unità operativa complessa di Pneumologia del Policlinico Gemelli e docente di Malattie dell’apparato respiratorio all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma –ci spiega come sono fatti, come funzionano, come curarli quando si ammalano, come mantenerli in salute.
Ci racconta l’invenzione di “macchine meravigliose”: lo stetoscopio, il broncoscopio, il ventilatore e il saturimetro.
Ci avvince narrando un successo terapeutico mondiale di ieri: la scoperta dello pneumotorace artificiale terapeutico, merito della tisiologia italiana pilotata da Carlo Forlanini, che all’inizio del Novecento salvò la vita a migliaia e migliaia di malati di tubercolosi prima dell’avvento della streptomicina.
E una vittoria di oggi: la cura della fibrosi polmonare idiopatica, cui l’Autore ha dato un contribuito fondamentale.
Lo pneumologo, in prima linea nella lotta al Covid-19, ci ricorda inoltre la storia delle emergenze del passato come la pandemia influenzale del 1918, quella di Hiv degli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, l’epidemia di legionella del ‘76 negli Stati Uniti e la tubercolosi, la “grande dimenticata”.
Ne coglie le analogie sanitarie, sociali e comunicative con quella odierna.
Con la certezza che solo la ricerca scientifica può liberarci da malattie nuove e imprevedibili.
Solferino, Milano, 2021, pp.256, euro 17,00