ASPETTI D’INTERESSE MEDICO-LEGALE E PREVENZIONALI – INAIL
È ormai confermato dalla Scienza il ruolo eziopatogenetico delle radiazioni solari nell’insorgenza del melanoma cutaneo: una neoplasia maligna, potenzialmente letale. In costante ascesa. In Europa, nel 2020 sono stati accertati 150.627 nuovi casi. Un dato, tuttavia, che si ritiene sottostimato.
Pubblicato dall’Istituto nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail), questo volume monografico analizza in particolare gli aspetti epidemiologici, diagnostici, clinici e, soprattutto, medico-legali nonché ‘prevenzionali’, dei melanomi di origine professionale.
L’esposizione a radiazioni Uv solari è un rischio specifico rintracciabile in numerose categorie di lavoratori: dagli agricoltori agli operai edili, dai bagnini ai vigili urbani, dagli archeologi ai cartografi. Per tale motivo l’Oms nel 2018 ha riclassificato le neoplasie melanocitarie sulla base del danno solare cumulativo (Csd).
La nuova suddivisione prevede due gruppi: i “melanomi Csd” che possono essere inquadrati come professionali e i “melanomi no-Csd” che non richiamano origine lavorativa.
I criteri per riconoscere il melanoma cutaneo professionale da radiazione solare e la conseguente valutazione del danno sono descritti, in queste pagine, con una organicità e lucidità esemplare. Al pari delle misure per un’adeguata prevenzione primaria.
Inoltre, sarebbe utile colmare – si legge nella Conclusione – alcuni vuoti legislativi relativi alla denuncia obbligatoria della patologia. Che certo ne favorirebbe l’emersione e la congrua certificazione secondo le modalità previste per tutte le altre malattie professionali.
Inail, 2023, pp. 108, info e richieste.