“La componente chiave della fotografia di ritratto è l’espressione del soggetto”, ci ha detto Meroni. “Un buon ritratto non si limita a catturare l’aspetto fisico della persona, ma cerca di raccontarne la storia attraverso lo sguardo, i gesti e le espressioni. Prima della tecnica fotografica, l’abilità del fotografo sarà quella di mettere a proprio agio il soggetto e far emergere la sua autenticità è ciò che rende un ritratto davvero memorabile”.
E se l’obiettivo è fotografare l’anima del nostro soggetto, eccoci a scegliere i vostri ritratti che lo hanno fatto attraverso gli occhi, lo specchio dell’anima per citare Platone.
La copertina la merita lo sguardo della bambina senegalese ritratta dal dott. Fabio Gentili, specialista in medicina interna di Bologna. La foto, ci ha scritto il dott. Gentili, è stata scattata nell’orfanatrofio Le Cocoon di Cap Skiring e i sui occhi raccontano i sentimenti, le sue speranze ma anche lo sconforto dell’attesa di poter cominciare una vita. Dal punto di vista fotografica una ottima foto per composizione, scelta della luce, inquadratura. L’occhio più a fuoco rispetto a naso e labbra avrebbe probabilmente reso lo scatto ancora più intenso.
Mario Marcolina: Nikon D610 ½ sec: f4,8; iso
La ragazzina si chiama HU e vive in Myanmar, ci racconta il dott. Mario Marcolina medico odontoiatra di Udine che ha effettuato lo scatto. Sul volto ha disegni di foglie disegnate con una pasta fatta dalla macinazione della corteccia degli alberi Thanaka, un tempo l’obiettivo era proteggere dal sole oggi è forse più come ornamento per testimoniare le usanze. Gli occhi di Hu raccontano il distacco dal momento e il perdersi nei suoi pensieri.
Francesco Caracchia Leica Q
Non sappiamo molto di chi sia la persona ritratta dal dott. Francesco Caracchia, medico maxillo facciale di Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa. Lo intuiamo dal titolo che ha dato al suo scatto è “clochard” anche se non sembra certo un ritratto fatto in strada ma in studio. Perfetta la gestione della luce, la composizione, ottima la postproduzione che ne esalta i lineamenti e la scelta del bianco e nero che dona all’immagine quale senso di pesantezza ma allo stesso di fierezza che può sintetizzare la vita di una persona che vive in strada.
Roberto Assale
La difficoltà dello scatto, credo, sia stato “convincere” il bambino della Cappadocia ritratto dal dott. Roberto Assale, medico cardiologo di Aosta, a stare in posa. E la naturalezza con cui lo fa è decisamente sorprendente, l’espressione sembra dire: dai sbrigati che ho da fare.
Dionisio Grassi Nikon 850_ Tamron 24-70
Quando pensiamo ad un ritratto, probabilmente immaginiamo la situazione proposta dal dott. Dionisio Grassi, specialista in neurologia di Brindisi: una modella in posa, qui sembra appoggiata ad un divano, che guarda in camera.
Buona l’inquadratura e la scelta delle luci e la post produzione per ammorbidire i colori della pelle ed attenuare la texture.
Roberto Guiot socio AMFI specialista in odontoiatria di Moncalieri
Più del colorato e decorato copricapo (credo sia chiami Niqab) indossato dalla donna iraniana ritratta dal dott. Roberto Guiot, specialista odontoiatra di Moncalieri Torino, sono gli occhi a colpire. occhi che guardano un punto definito a fianco del fotografo, un po’ rassegnati. Peccato il file inviato non abbia una definizione da fare apprezzare i dettagli.
Guarda le foto:
Vi ricordiamo il Contest
Related Posts
PER PUBBLICARE SULLA RUBRICA FOTOGRAFICA Tutti i medici e i dentisti possono inviare proprie fotografie per la pubblicazione sul Giornale della Previdenza, online e cartaceo. Si richiede l’invio di un minimo di otto scatti legati tra loro da un tema comune. Le foto devono avere una risoluzione minima di 1600×1060 pixel e devono essere a 300 dpi. Il materiale può essere inviato via email o attraverso un servizio di file hosting a giornale@enpam.it specificando nell’oggetto “PER RUBRICA FOTOGRAFICA” o, in alternativa, attraverso il social network Flickr condividendo gli scatti nel gruppo dell’Enpam (clicca e segui le indicazioni per l’iscrizione). In entrambi i casi si chiede di fornire un recapito telefonico, un indirizzo email, un breve curriculum professionale del tipo: Nome, cognome, dove è nato, quale specializzazione professionale ha conseguito, dove lavora e in quale città, indicare il tipo di fotocamera e relativi obiettivi utilizzati o smartphone e volendo; indicare un titolo che identifichi l’insieme delle foto inviate.