Dopo soli 56 giorni dalla firma della pre-intesa, la scorsa settimana è entrato in vigore l’Accordo collettivo nazionale 2019-2021 per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale.
L’intese recepita in sede di Conferenza Stato-Regioni, era stata approvata l’8 febbraio scorso da parte di sindacati e Sisac, che l’avevano siglata dopo sei anni di attesa.
Prevede aumenti contrattuali del 3,78 per cento e porterà all’incasso, entro il prossimo 3 giugno, di una somma media che va dai 10 ai 15mila euro di arretrati.
Sono infatti 60 i giorni a disposizione per procedere all’aumento e, soprattutto, versare gli arretrati, come stabilito dal comma 4 dell’articolo 5 dell’Acn appena entrata in vigore.
Le segreterie regionali delle principali sigle sindacali si sono già rivolte alle Asl affinché il pagamento avvenga entro i termini previsti (qui la lettera inviata dalla Fimmg Puglia all’Azienda sanitaria).
Aumenti contrattuali e versamento degli arretrati, oltre che sulla condizione economica immediata dei camici bianchi avranno un riflesso positivo sulle loro future pensioni.
Come di norma, infatti, i maggiori introiti permetteranno di maturare proporzionalmente contributi, che andranno a confluire nel “tesoretto” previdenziale di ciascun medico interessato.
LA STRADA PER IL NUOVO ACCORDO
Il nuovo Acn 2019-2021 riguarda circa 40mila medici di medicina generale e oltre 10mila medici di continuità assistenziale.
Le tappe, tra chiusura della trattativa ed entrata in vigore, si sono concentrate nell’arco di nemmeno due mesi.
L’8 febbraio scorso, infatti, c’è stata la firma della pre-intesa, mentre il 4 aprile l’accordo è entrato in vigore.
L’altra data fondamentale per i medici interessati dal nuovo Acn, come accennato, è quella del 3 giugno, che rappresentata il termine che le regioni dovranno rispettare per versare gli arretrati.
Chiusa la partita per il triennio 2019-2021, l’attenzione dei sindacati è già rivolta al lavoro per portare sul tavolo della trattativa l’Acn 2022-2024.
SPECIALISTICA AMBULATORIALE
Nella riunione della scorsa settimana, la Conferenza Stato-Regioni ha recepito anche l’intesa per l’Acn 2019-2021 per gli specialisti ambulatoriali interni, che è dunque entrata in vigore.
mf
I NUOVI ACCORDI COLLETTIVI NAZIONALI (Sisac.info)
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