Ricetta cartacea addio, a breve le prescrizioni mediche si avranno solo in digitale. È l’obiettivo del disegno di legge sulla ricetta medica digitale, che vuole rendere strutturale una prassi che si era già diffusa durante il lockdown e la pandemia. L’articolo 4 del provvedimento stabilisce chiaramente che la digitalizzazione riguarderà le prescrizioni farmaceutiche, i trattamenti terapeutici, i servizi riabilitativi e i presidi destinati ai pazienti cronici e con patologie invalidanti. A essere coinvolte saranno sia le ricette legate al Servizio sanitario nazionale, che quelle per farmaci non rimborsati dallo Stato.
Tra le novità, la possibilità di ottenere la ripetizione della ricetta, sempre in formato digitale, per i pazienti con malattie croniche o patologie invalidanti e la non obbligatorietà del nome del paziente sulla prescrizione (basterà solo il codice fiscale). Una volta generata, la ricetta digitale viene memorizzata nel sistema e identificata da un codice di 15 cifre. Il medico fornisce al paziente un promemoria cartaceo della ricetta elettronica, che viene successivamente trasmesso in formato elettronico tramite email o sms.
Con la ricetta medica digitale i medici potranno personalizzare le terapie in modo dettagliato, adattandole alle esigenze individuali dei pazienti. Dal canto loro, questi ultimi possono accedere alle prescrizioni in qualsiasi momento e dovunque si trovino. Inoltre, la ricetta elettronica sarà utilizzabile in tutto il territorio italiano, consentendo il ritiro dei farmaci presso qualsiasi farmacia senza dover pagare il prezzo intero, anche fuori regione.
Il tema è approfondito in questo articolo sul portale Tech2Doc.
E sempre in tema di innovazione digitale, dovrebbe entrare a pieno regime entro giugno la piattaforma di telemedicina. L’obiettivo è di raggiungere 300 mila persone entro il 2025, semplificando il lavoro dei medici, mettendo a loro disposizione una postazione per le televisite già dal prossimo anno.
Sebbene la telemedicina non abbia ancora raggiunto un grande successo in Italia rispetto ad altri paesi europei, è già una realtà in metà delle farmacie italiane, come approfondisce questo articolo.
La piattaforma avrà un ruolo cruciale nel ridurre le differenze regionali e nell’integrare i servizi sanitari a livello nazionale, contribuendo a migliorare la qualità delle cure cliniche e l’accessibilità ai servizi sanitari per i pazienti. Offrirà servizi come elettrocardiogramma, holter pressorio e spirometria.
Tra i beneficiari delle innovazioni della telemedicina, rientrano sicuramente i pazienti più anziani.
Una pillola video su Tech2Doc esplora le prospettive che la tecnologia mette a disposizione per un “invecchiamento attivo”, tra app per la gestione dei farmaci, dispositivi di monitoraggio e consulti a distanza.
Sullo stesso portale è presente anche un quiz per testare la conoscenza di Salute digitale e pazienti anziani.